I 65 anni di Christian De Sica
L’attore simbolo del cinepanettone compie oggi gli anni
Nato a Roma il 5 gennaio 1951, l’attore Christian
De Sica compie 65 anni.
Cresciuto in una famiglia in cui il cinema era di casa,
sua madre era l’attrice Marìa Mercader, suo padre il celebre attore e regista
Vittorio De Sica, suo fratello Manuel un noto compositore di colonne sonore, De
Sica si è imposto a partire dai primi anni Ottanta come una delle figure più
note della comicità italiana.
Benché poco amato dai critici e da una parte del pubblico che non gli perdonano la reiterata partecipazione ai cosiddetti
cinepanettoni, la sua maschera da romano arrogante, donnaiolo e menefreghista è
ormai entrata nell’immaginario collettivo.
Ecco cinque scene tratte
dai suoi film più amati.
BOROTALCO (1982)
Una dei primi ruoli di successo di De Sica, qui ancora
come comprimario, al fianco del cognato Carlo Verdone: la coppia tornerà a
lavorare insieme anche nel 1988 nel film corale di Verdone Compagni di scuola.
VACANZE DI NATALE (1983)
Il primo “cinepanettone” fu pensato per sfruttare il
successo estivo di Sapore di mare riproponendo molti dei protagonisti in
trasferta a Cortina. La pellicola ebbe però grande successo, e diede così il
via a una serie molto longeva.
FRATELLI D’ITALIA (1989)
Un film in tre episodi con tre simboli della comicità anni
Ottanta: De Sica, Massimo Boldi e Jerry Calà. Il protagonista del primo
episodio è un commesso che, dopo essere stato scambiato per erede di una ricca
famiglia, si introduce nell’ambiente aristocratico delle vacanze in Costa
Smeralda, fino a quando non rivendica le sue origini borgatare.
VACANZE DI NATALE ‘90 (1990)
Dopo una serie di film che li avevano visti insieme ma senza
grande interazione come coppia comica, è probabilmente questo il momento in cui
nasce il vero e proprio sodalizio con Massimo Boldi, che resterà stabile fino
al 2005.
NATALE A RIO (2008)
Una delle ultime incarnazioni di De Sica, subito dopo la
fine del sodalizio con Boldi, lo vede impegnato in duetti comici con Massimo
Ghini, spesso giocati sulle incomprensioni tra il primo, più verace e
ignorante, e il secondo, più colto ed educato.