Cose da sapere su Francesco Paolo Tronca, il nuovo commissario di Roma
Un profilo di Francesco Paolo Tronca, nominato commissario a Roma dopo che il sindaco Ignazio Marino è decaduto dal proprio incarico
Il 30 ottobre del 2015 Ignazio Marino è decaduto dall’incarico di sindaco di Roma dopo che 26 consiglieri comunali hanno simultaneamente rassegnato le proprie dimissioni.
In questi casi il governo, tramite il prefetto cittadino, nomina un commissario ad interim che governi la città fino alle successive elezioni.
Il 31 ottobre il governo ha nominato come commissario di Roma il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.
Tronca è nato a Palermo nel 1952 e si è laureato a Pisa prima in giurisprudenza, poi una seconda volta in storia. Nel 1977 è diventato commissario di polizia dopo aver vinto il concorso, ed è entrato in servizio a Varese.
Nel 1979 ha iniziato a lavorare presso la prefettura di Milano, dove ha ricoperto numerosi incarichi: da capo della segreteria del prefetto a capo di gabinetto, fino a diventare viceprefetto.
Nel 2003 è stato nominato prefetto di Lucca, mentre nel 2006 ha ricoperto la stessa carica a Brescia e nel 2008 è diventato capo del dipartimento dei vigili del fuoco, fino a essere nominato, nel 2013, prefetto di Milano.
Nel 2014, da prefetto di Milano, Tronca ha intimato al sindaco Giuliano Pisapia di cancellare le trascrizioni degli atti dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Di fronte al rifiuto del sindaco, Tronca ha dovuto nominare un commissario che procedesse d’ufficio alla cancellazione degli atti.
Nell’ottobre del 2015 il Consiglio di stato ha dato ragione a Tronca, considerando illegittime le trascrizioni da parte dei sindaci dei matrimoni omosessuali e individuando il prefetto come la persona che deve vigilare al riguardo.
Il governo ha ritenuto che Tronca fosse la persona più adeguata per rivestire la carica di commissario di Roma dal momento che, quale prefetto di Milano, aveva dovuto gestire l‘Expo 2015.
Tra le altre cose, Roma si appresta a ospitare, dall’8 dicembre del 2015, il Giubileo straordinario della misericordia voluto da Papa Francesco, che porterà in città milioni di persone.
Il lavoro di Tronca a Milano è stato caratterizzato da una politica di tolleranza zero nei confronti degli scioperi durante i grandi eventi come l’Expo e il Salone del mobile, per impedire che le proteste intralciassero lo svolgimento degli eventi.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se pensasse di portare a Roma quello che oggi viene chiamato “modello Milano”, Tronca ha risposto che parlare di modello Milano per un’altra città sarebbe solo un luogo comune, tanto più per una realtà grande e complessa come quella di Roma.
L’ultima volta che Roma ha avuto un commissario è stata nel 2008, quando fu nominato Mario Morcone a governare la capitale fino alle elezioni amministrative, tenutesi lo stesso anno insieme alle politiche. La nomina di Morcone a commissario di Roma avvenne in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni, che si apprestava a guidare il centrosinistra alle elezioni politiche di quell’anno.
Ha fatto discutere la vicenda secondo cui, nel 2011, il figlio di Tronca sarebbe stato accompagnato insieme a un’altra persona a vedere la partita di calcio tra Inter e Roma, a bordo di una vettura in servizio dei Vigili del fuoco. Ciò avvenne quando Tronca era a capo del dipartimento dei Vigili del fuoco.