Come si ottiene la cittadinanza italiana
In questi giorni in Italia sta tenendo banco la vicenda della cittadinanza italiana ai ragazzi che si trovavano sul bus dirottato a San Donato milanese e che hanno chiamato i soccorsi, evitando la strage. Ramy e Adam vivono in Italia da più di 10 anni ma non sono cittadini italiani, perché figli di genitori stranieri. Ramy ha origini egiziane, Adam ha origini marocchine.
I genitori avevano detto di auspicarsi che i due ragazzi possano ottenere la cittadinanza italiana per il loro gesto eroico. In molti però, tra cui gli stessi ragazzi, hanno detto che la soluzione più auspicabile sarebbe quella di varare una legge sullo ius soli.
Il ministro dell’Interno, per tutta risposta, ha detto che se i ragazzi vogliono lo ius soli, dovranno candidarsi in parlamento e presentare una legge.
E poco dopo aveva ribadito: “La cittadinanza è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione, non è un biglietto per il Luna Park”.
Due anni fa la riforma della cittadinanza aveva acceso il dibattito in Italia, ma la proposta di legge era poi naufragata in parlamento, a causa dello scarso impegno del Partito democratico.
Ma come funziona la cittadinanza italiana al momento?
In Italia non esiste lo Ius soli, ovvero l’acquisizione della cittadinanza da parte di chi nasce sul suolo italiano, a prescindere dalla nazionalità dei suoi genitori. Al contrario quella in vigore in Italia è una legge che prevede lo ius sanguinis, l’acquisizione “per sangue”.
In base alla legge attuale, che risale al 1992, si può diventare cittadini italiani per nascita o per acquisizione.0
I bambini che nascono in Italia da genitori stranieri, nella maggior parte dei casi non possono diventare cittadini italiani fino al compimento del 18esimo anno di età.
In Italia i bambini che abbiano almeno uno dei due genitori italiani acquisiscono automaticamente la cittadinanza. Altrettanto automaticamente acquisiscono la cittadinanza i bambini nati sul suolo italiano e i cui genitori sono ignoti o apolidi e i bambini adottati da un cittadino italiano.
Vi è poi la possibilità di fare richiesta della cittadinanza italiana. A poterlo fare sono i cittadini stranieri o apolidi che si uniscono in matrimonio con un cittadino italiano. In questo caso possono fare richiesta coloro che risiedono legalmente in Italia da almeno 12 mesi e che abbiano avuto o adottato un figlio con il coniuge, o in coloro che risiedono da 24 mesi in Italia con il cittadino italiano.
In caso di residenza all’estero, i tempi variano: 18 mesi in presenza di figli e 36 mesi dalla data del matrimonio.
Oltre il matrimonio, vi sono altre possibilità di richiedere la cittadinanza italiana, come ad esempio la cittadinanza per residenza. In questo caso il ministero dell’Interno può concedere la cittadinanza al cittadino straniero residente in Italia in possesso di uno dei seguenti requisiti:
• nato in Italia e residente legalmente da almeno tre anni
• figlio o nipote in linea retta di cittadini italiani per nascita, residente legalmente in Italia da almeno tre anni
• maggiorenne, adottato da cittadino italiano, residente legalmente in Italia da almeno cinque anni, successivi all’adozione
• che ha prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano, in questo caso la domanda di cittadinanza italiana va richiesta alla competente autorità consolare
• comunitario residente legalmente in Italia da almeno quattro anni
• apolide o rifugiato residente legalmente in Italia da almeno cinque anni
• residente legalmente in Italia da almeno dieci anni.
I cittadini stranieri possono presentare la domanda di cittadinanza italiana, a determinate condizioni, dopo il periodo di residenza: quattro anni per i comunitari; cinque anni per gli apolidi; dieci anni per gli stranieri.
La domanda deve essere presentata online al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Vi sono poi altri modi per ottenere la cittadinanza, come ad esempio, per discendenza. Gli stranieri che hanno tra gli antenati un cittadino italiano che non abbia rinunciato alla cittadinanza, e che possano dimostrarlo, possono fare richiesta all’ufficio consolare.
Un altro modo è la cittadinanza per meriti speciali. Viene concessa agli stranieri che hanno reso servizi eminenti all’Italia o quando vi sia un interesse eccezionale dello Stato.
In questo caso la cittadinanza viene concessa tramite decreto del presidente della repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro degli affari esteri.