“Dio mi ha chiesto in sogno di fare la circoncisione a mio figlio. Non è colpa mia”: parla il padre del neonato morto a Bologna a 5 mesi
Il 40enne ghanese, ora accusato di omicidio colposo, si difende così: "Lo vuole la Bibbia"
“Se mio figlio è morto, è perché così ha voluto Dio. Io ho seguito la Bibbia, non è colpa mia”. Sono le parole del padre del neonato morto a Bologna dopo un intervento di circoncisione in casa nella notte tra venerdì e sabato scorso.
L’uomo, un operaio 40enne di origine ghanese, ha ammesso di essere stato l’esecutore materiale dell’operazione che ha portato alla morte il figlio di cinque mesi: il piccolo, dopo il tentativo di circoncisione subita nell’abitazione di Scandiano (Reggio Emilia), era stato portato in fin di vita all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Il padre della vittima, intervistato dal quotidiano “Il Resto del Carlino”, ha ammesso di averlo fatto anche in passato con gli altri figli, in Italia e in Ghana, e di non sentirsi responsabile della morte del neonato: “La colpa non è mia: ho semplicemente fatto quello che Dio, attraverso la Bibbia, mi chiede per essere un buon cristiano.
Nel secondo libro della Bibbia, l’Esodo, il quarto capitolo, versetto 26, parla chiaro: bisogna circoncidere i figli. La cultura ebraica ce lo impone. Dio stesso ce lo impone. Questo è un passaggio necessario per aspirare all’aldilà”.
Il 40enne ora è indagato per omicidio colposo insieme alla moglie ma continua a respingere le accuse in nome del volere divino: “Se qualcuno crede che io l’abbia ammazzato si sbaglia. La domanda in questo caso è da porre a Dio: l’ho visto in sogno. Mi ha chiesto di farlo”.
Il ghanese avrebbe anche raccontato di essersi rivolto all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, subito dopo la nascita del figlio, per richiedere l’intervento di circoncisione ma di essersi sentito rispondere che non era possibile per “motivi religiosi”.
Nel frattempo si aspettano i risultati dell’autopsia ed è caccia a un santone che avrebbe provocato il decesso di un altro bambino a novembre nel Reggiano sempre per circostanze analoghe.