I comunisti chiedono l’amnistia per Cesare Battisti: “Salvini vuole esibirlo come trofeo. È propaganda di governo”
L'ex terrorista sconterà una pena di 30 anni nel carcere romano di Rebibbia
L’ex terrorista Cesare Battisti [chi è Cesare Battisti] è atteso in Italia per le 11:30 del 14 gennaio e sarà poi trasportato al carcere romano di Rebibbia, dove sconterà 30 anni di carcere [Perché Battisti non sconterà l’ergastolo].
Non tutti però sono d’accordo con la condanna e c’è chi arriva a chiedere l’amnistia per Battisti [Quando gli intellettuali chiedevano la libertà per Battisti].
“Per fatti di 30 anni fa, la soluzione logica dovrebbe essere l’amnistia per Cesare Battisti”, è stato il commento di Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori [qui le ultime notizie].
“Da parte del governo c’è il tentativo di sfruttare questa cosa come occasione propagandistica”, continua Ferrando. “Noi siamo sempre stati ferocemente contrari, da un punto di vista anticapitalistico e rivoluzionario, a ogni teoria e pratica del terrorismo, che porta acqua alle classi dominanti e disorienta la classe operaia. Detto questo, per fatti di 30 anni fa, la soluzione logica dovrebbe essere l’amnistia”.
“Noi non abbiamo nulla a che spartire con la collaborazione tra un governo ultra-reazionario come quello di Bolsonaro e quello di Salvini. Entrambi vogliono esibire Battisti come trofeo”.
Dello stesso parere anche Paolo Ferrero, ex deputato ed ex segretario di Rifondazione Comunista: “È evidente che siamo a un’altra puntata del depistaggio di massa che questo governo e in particolare Salvini fanno. Prima gli immigrati, adesso Battisti. Il problema vero è che tutti i problemi che c’erano prima, dalla disoccupazione alla precarietà, alle bollette che aumentano… tutto il disagio della gente è peggiorato”.
Critico nei confronti dell’estradizione e dell’arresto di Cesare Battisti anche Francesco Caruso, ex deputato di Rifondazione Comunista: “Mi sembra una sete di vendetta che non ha nessuna altra funzione se non ripagare l’odio e il rancore di questi signori al governo”.
“Ha le sue colpe, ma il Battisti che aveva vent’anni e il settantenne di oggi sono due persone diverse. Il carcere ha una funzione riabilitativa. Non si capisce cosa debba fare questo signore in carcere se il principio del carcere resta quello sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, che si chiama ‘rieducazione’, non ‘vendetta’”.
L’ex terrorista [chi è Cesare Battisti] è stato consegnato alle autorità italiane la sera del 13 gennaio 2019 ed è atteso in Italia per le 12:30 del 14 gennaio: ad attenderlo all’aeroporto di Ciampino i ministri della Giustizia Bonafede e dell’Interno Salvinini.