Esclusivo TPI: ecco la sentenza della Cassazione che annulla l’ordinanza contro Mimmo Lucano
TPI ha letto le motivazioni. Ecco cosa sostengono i giudici
La Corte di Cassazione ha, in parte, accolto il ricorso di Mimmo Lucano e rimesso in libertà l’ex sindaco di Riace. Niente matrimoni di comodo e niente irregolarità nella gestione del pattume.
Le accuse che avevano portato prima ai domiciliari e poi, per la decisione del Tribunale del Riesame, al divieto di dimora nei confronti di Mimmo Lucano erano due. La prima riguarda l’assegnazione in via diretta del servizio di raccolta rifiuti a ditte non iscritte all’albo regionale.
La seconda è relativa al compimento di atti per consentire un matrimonio fittizio di una donna, già sposata, matrimonio poi neanche realizzatosi.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso smontando la prima contestazione richiamando la collegialità della decisione assunta per l’affidamento alle due cooperative della raccolta del pattume e anche il rispetto delle leggi.
Scrivono i giudici: “Il richiamo a presunti matrimoni di comodo favoriti dall’indagato poggia sulle incerte basi di un quadro di riferimento fattuale non solo sfornito di significativi e precisi elementi di riscontro ma, addirittura, escluso da qualsiasi contestazione formalmente elevata in sede cautelare”.
TPI pubblica la sentenza della sesta sezione penale della Suprema Corte che ha rigettato il ricorso in merito alla presunta violazione della normativa sugli ingressi dei migranti, favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, e annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame limitatamente “al reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (l’appalto per la raccolta dei rifiuti) e alle esigenze cautelari” rinviando per la nuova deliberazione al Tribunale di Reggio Calabria.
Quindi ora si attende un nuovo pronunciamento del Tribunale del Riesame.