Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

M5S, ora vacilla anche il mito della piattaforma Rousseau: grillini in rivolta

Immagine di copertina
Beppe Grillo e Davide Casaleggio

La piattaforma digitale ideata da Casaleggio viene usata solo in tre casi dal M5S: quando il risultato è scontato, quando non serve a niente oppure quando il gruppo dirigente non si vuole prendere responsabilità

CASO DICIOTTI ROUSSEAU M5S – Il “caso Diciotti”? L’autorizzazione a procedere del Tribunale dei Ministri contro Matteo Salvini? Dopo giorni di frenetica e patetica tiritera, alla fine il Movimento 5 Stelle ha deciso di non decidere: meglio, come dicono loro, hanno deciso di far decidere alla base, quella stessa base che è incazzata nera per decisioni prese senza mai essere consultata, e così finalmente si capisce a cosa serva il Sistema Rousseau:

  • A votare cose già decise
  • A non prendersi responsabilità su scelte che costerebbero in termini di rapporti di voti e invece si può sempre dare la colpa al voto su Rousseau
  • A continuare a coltivare la narrazione della democrazia diretta (sparita invece su vaccini, TAP e altro)
  • A dare un senso alla sagomata di soldi che la Casaleggio preleva dalle tasche dei Parlamentari.

Tutti su Rousseau, quindi, e chissà come sarà contento l’alleato Salvini di sapere che uno degli snodi principali nei rapporti di questo governo degli ultimi mesi alla fine è diventato un bel minireferendum secondo la più pilatesca delle ipotesi.

LEGGI ANCHE: Salvini e il caso Diciotti: 8 domande e risposte per fare chiarezza

Con la proposta Rousseau tra l’altro cadono anche tutte le scenette precedenti: prima tutti a difendere Salvini all’orrido grido di “processateci tutti”, poi tutti a chiedere aiuto al presidente Conte e ora tutti a decidere a colpi di clic.

Peccato che proprio un paio di giorni fa, sempre a proposito del sistema elettronico di Casaleggio, qualcuno abbia addirittura messa in discussione la sicurezza della privacy, mica roba da poco. Si legge in un passaggio dell’Adnkronos:

«Nella risposta a una mail di sollecito inviatale dallo ‘Staff’ – e visionata dall’Adnkronos – Vizzini lancia un pesante j’accuse nei confronti del meccanismo di tirendiconto: “Il sito – scrive – è organizzato in modo violento e lesivo della dignità del parlamentare e non si possono caricare i bonifici senza prima aver superato degli step in cui si devono inserire fatture e cedolini contenenti dati sensibili e che diventano immediatamente proprietà dell’Associazione Rousseau, ossia della Casaleggio Associati (aspetto quest’ultimo che farò presente nelle sedi opportune, istituzionali e non)”. “Ribadisco che ho restituito, restituisco e restituirò ciò che mi sono impegnata a versare, ma assolutamente non nelle forme imposte e decise non si sa bene da chi”, rimarca Vizzini in un altro passaggio della mail, chiedendo allo ‘Staff’ di “firmarsi con nome e cognome” in virtù della “trasparenza tanto decantata”. “Pretendo – aggiunge ancora – ricevuta dei bonifici effettuati all’Associazione Rousseau se volete che continui a versarli”.»

E la domanda che rimbalza un po’ dappertutto è perché ci si dovrebbe fidare di un sistema chiuso (e privato, privato!) se non si fidano nemmeno i parlamentari?

Ah, saperlo. Quello che è certo che la democrazia via web promessa da Casaleggio padre sembra ben diversa da ciò che si è realizzato: a meno che a voi davvero non sembri che Di Maio, Toninelli e gli altri ministri coinvolti (non solo) in questa vicenda stiano fungendo da semplici portavoce del popolo. O a meno che il voto valga come delega totale, come piaceva tanto a Giulio Andreotti.

Intanto si può registrare che è sempre più vicina anche la caduta della regola del secondo mandato per i parlamentari. Chissà che ne dice, Rousseau.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI