Acilia, ronda di CasaPound alla stazione. Marsella: “Quartiere ostaggio degli immigrati”
Era la scorsa estate – per l’esattezza l’11 agosto 2018 – quando una ventina di militanti di CasaPound, guidati dal consigliere del X Municipio di Roma, Luca Marsella, avevano organizzato una ronda sul litorale di Ostia al fine di allontanare i venditori abusivi.
Da quell’episodio, che scatenò diverse polemiche, è passato qualche mese, ma il movimento di estrema destra è tornato a far parlare di sé per una nuova iniziativa che stavolta riguarda il quartiere di Acilia.
CasaPound, che nel parlamentino lidense vanta un consigliere – proprio Luca Marsella – ha infatti organizzato una nuova ronda (dopo anche quella di dieci giorni fa alla stazione di Lido Centro). Questa volta, però, dalle spiagge del litorale romano gli attivisti del movimento della tartaruga frecciata si sono spostati verso l’entroterra, fino a raggiungere uno dei quartieri in cui abbandono e degrado sono sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto dei residenti: Acilia.
I militanti del movimento neofascista hanno passeggiato, indossando la tradizionale pettorina rossa, intorno alla stazione di Acilia, quella dove passa la ferrovia Roma-Lido, con l’obiettivo di “sorvegliarla”. Secondo i cosiddetti “fascisti del terzo millennio” Acilia è infatti ormai un quartiere “ostaggio di immigrati”.
“Anche ad Acilia così come ad Ostia la situazione è ormai insostenibile – è la denuncia del consigliere Marsella – ed oggi abbiamo deciso di scendere in piazza perché non possono esistere zone ostaggio di immigrati e zone dove i residenti devono avere paura a camminare nelle ore notturne. Vogliamo che questa amministrazione inizi a capire che Acilia da anni abbandonata al degrado e nella totale mancanza di sicurezza merita rispetto. “I residenti stanno svendendo le proprie case – ha aggiunto il consigliere di CasaPound – ed i commercianti italiani in questa zona stanno ormai tutti chiudendo. Noi saremo sempre al loro fianco per difenderli”.
LEGGI ANCHE: La foto che mostra Salvini a cena con gli esponenti di CasaPound non è una bufala