“Sabato nero” a Milano: sale la tensione nel centenario della fondazione dei fasci
Per il centenario della fondazione dei fasci di combattimento Milano si prepara al “sabato nero”: sono attese circa mille persone.
L’estrema destra, tra cui spiccano i militanti di CasaPound, si è data appuntamento nella città, ma gli antifascisti hanno occupato preventivamente la piazza San Sepolcro, luogo centrale della commemorazione.
Il cimitero Monumentale è infatti il luogo d’incontro dei reduci della Repubblica di Salò: è lì che si trova la cripta degli squadristi fatta erigere da Mussolini nel 1925.
Nonostante le proteste, la manifestazione non è stata annullata dalla questura né dalla questura di Milano perché è stata definita una “commemorazione funebre” e, in quanto tale, non può essere vietata.
La stessa portavoce di CasaPound ha spiegato a TPI che l’evento del 23 altro non è che un “momento comunitario”.
Nelle prime ore della mattina però l’Anpi ha fatto sapere che la polizia è dovuta intervenire per rimuovere una targa “di aperta apologia del fascismo” comparsa nella notte sul monumento fatto erigere da Mussolini “in memoria degli squadristi della prima ora”. Sulla targa in ottone si leggeva il simbolo di Lealtà e azione, che ricrodava così i “giovani che dedicarono tutto alla patria e all’idea immortale”.
I fronti contrapposti – A Milano si troveranno da una parte i militanti di estrema destra, che si sono dati appuntamento davanti alla cripta del cimitero monumentale, e gli antifascisti, che si ritroveranno davanti al Monumento al Deportato.
Ad organizzare la contro-manifestazione l’Anpi, Aned, o Sentinelli, Osservatorio democratico sulle nuove destre e Memoria antifascista.
Sulla “commemorazione funebre” nei giorni scorsi si era espresso anche il sindaco di Milano Beppe Sala.
“La manifestazione è oltremodo oltraggiosa. Auspico che il Prefetto e il Questore la vietino. Non accetteremo mai alcun tipo di raduno, corteo o iniziativa che inneggi e celebri il fascismo nella nostra città. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista”, aveva scritto il 9 marzo su Facebook.