Casa Internazionale delle Donne, Nicola Zingaretti stanzia 90mila euro per salvare il progetto
Il presidente della Regione Lazio è intervenuto in sostengo della Casa Internazionale delle Donne dopo che il Comune di Roma ne ha disposto la chiusura
La giunta della Regione Lazio ha annunciato di aver approvato un contributo straodinario di 90mila euro per finanziare servizi di consulenza di tipo legale, psicologico e a sostegno della genitorialità forniti dalla Casa Internazionale delle Donne, con sede a Roma.
“Salviamo la Casa delle donne. Non riesco a immaginare Roma senza questo luogo fondamentale della nostra identità. Abbiamo deciso di offrire questo sostegno economico a una struttura assolutamente unica nel suo genere, un laboratorio politico e culturale gestito da tante associazioni del movimento delle donne, polo sociale aperto al territorio e al mondo che svolge attività, da tantissimo tempo e con continuità, utili a contrastare razzismo e discriminazioni di genere, ma anche a sostenere persone, in particolare donne, in difficoltà”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“La Casa Internazionale delle Donne accoglie ogni anno più di 30mila donne in uno spazio che si propone di lottare per i loro diritti e vederli riconosciuti. Ed è a loro che vogliamo tendere una mano proprio attraverso la Casa Internazionale delle Donne, perché chi soffre non deve essere lasciato solo e le istituzioni hanno il dovere si sostenere chi, come le tante persone che operano all’interno della struttura della Capitale, svolgono questo lavoro prezioso”.
L’iniziativa fa seguito alla decisione presa dal consiglio comunale di Roma di chiudere la Casa Internazionale delle Donne.
La vicenda
Giovedì 17 maggio in Campidoglio è stata approvata dal consiglio comunale la mozione del Movimento Cinque Stelle che consente al comune di riappropriarsi della sede della Casa Internazionale delle Donne, l’ex complesso del Buon Pastore a via della Lungara.
La decisione comporta la sostanziale cancellazione della Casa Internazionale delle Donne, storica sede di associazioni di donne e femministe.
La mozione è stata approvata dalla maggioranza del Movimento 5 stelle con 27 favorevoli e 2 contrari, nonostante la protesta delle attiviste in Campidoglio.
La mozione presentata da M5S prevede l’impegno per la sindaca Virginia Raggi e la giunta a “riallineare e a promuovere il Progetto Casa internazionale della donna alle moderne esigenze dell’amministrazione e della cittadinanza, attraverso la creazione di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale e prevedendo con appositi bandi il coinvolgimento delle associazioni”, come riporta l’agenzia Dire.
TPI aveva raccontato della situazione della Casa Internazionale delle Donne e ne aveva discusso in un’intervista con Monica Cirinnà, che è stata tra le fondatrici di questa esperienza.
A novembre 2017 il comune di Roma aveva inviato un avviso di pagamento del debito di oltre 800mila euro che grava sulla struttura entro 30 giorni, minacciando di far partire “la procedura coattiva” nell’ex complesso del Buon Pastore.
In questo articolo abbiamo raccontato la contestazione delle donne contro la mozione dei M5S, che ha avuto luogo il giorno delle votazioni fuori dal Campidoglio.
Le attiviste hanno urlato slogan come “Giù le mani dalla Casa” e “La Casa non si tocca”.
“Con il voto di oggi il consiglio comunale ha dichiarato guerra alle donne e a quanti /e sono impegnati nel sociale per rendere vivibile la città”, ha scritto in un comunicato la Casa Internazionale delle donne.