È stata approvata la mozione M5S per chiudere la Casa Internazionale delle Donne a Roma
In aula la contestazione delle donne contro la mozione a firma della consigliera del M5S, Gemma Guerrini
Giovedì 17 maggio in Campidoglio è stata approvata dal consiglio comunale la mozione del Movimento Cinque Stelle che consente al comune di riappropriarsi della sede della Casa Internazionale delle Donne, l’ex complesso del Buon Pastore a via della Lungara.
La decisione comporta la sostanziale cancellazione della Casa Internazionale delle Donne, storica sede di associazioni di donne e femministe.
La mozione è stata approvata dalla maggioranza pentastellata con 27 favorevoli e 2 contrari, nonostante la protesta delle attiviste in Campidoglio.
La mozione presentata da M5S prevede l’impegno per la sindaca Virginia Raggi e la giunta a “riallineare e a promuovere il Progetto Casa internazionale della donna alle moderne esigenze dell’amministrazione e della cittadinanza, attraverso la creazione di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale e prevedendo con appositi bandi il coinvolgimento delle associazioni”, come riporta l’agenzia Dire.
TPI aveva raccontato della situazione della Casa Internazionale delle Donne e ne aveva discusso in un’intervista con Monica Cirinnà, che è stata tra le fondatrici di questa esperienza.
A novembre 2017 il comune di Roma aveva inviato un avviso di pagamento del debito di oltre 800mila euro che grava sulla struttura entro 30 giorni, minacciando di far partire “la procedura coattiva” nell’ex complesso del Buon Pastore.
La contestazione
Le attiviste presenti giovedì al Campidoglio hanno urlato slogan come “Giù le mani dalla Casa” e “La Casa non si tocca”.
“Con il voto di oggi il consiglio comunale ha dichiarato guerra alle donne e a quanti /e sono impegnati nel sociale per rendere vivibile la città”, ha scritto in un comunicato la Casa Internazionale delle donne.
“Con l’approvazione della mozione Guerrini, abbiamo visto che, di fronte alle questioni delle donne, per questa amministrazione la democrazia non esiste più”.
“La mozione impegna la sindaca e la giunta a togliere alla Casa delle Donne la sede del Buon Pastore, (non si sa per farne cosa) cancellando un’esperienza importantissima per le donne e la città, una realtà viva della cultura, del femminismo e dei movimenti”.
Le rappresentanti della Casa denunciano che la mozione è stata votata rifiutando il rinvio richiesto, data anche la riconvocazione del tavolo di confronto per lunedì, tra giunta e Casa Internazionale delle Donne, che è stato impedito l’intervento nel Consiglio comunale di una rappresentante della Casa e che è stato negato il diritto di replica alle opposizioni.
“Noi certo dal Buon Pastore non ce ne andiamo e continuiamo il nostro impegno con le donne e per la città”, si conclude il comunicato.