Padrone fa prostituire il cane. L’annuncio fa il giro dei siti di incontri
Prostituzione sulla pelle di un cane: la possibilità di avere un rapporto sessuale con un cane
Un cane è stato costretto dal padrone a prostituirsi.
L’inchiesta – La lunga inchiesta del produttore e regista Luciano Silighini Garagnani sul mondo della prostituzione sta dando i suoi frutti. In molti esposti e querele quanto raccolto in merito ai reati di favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione anche minorile che vedono in alcune zone della Lombardia un centro nevralgico. La città di Bergamo è stata la prima ad essere colpita da un’azione tenuta in collaborazione con il comando dei Carabinieri della città.
Storia di uno sfruttamento – L’inserzionista in questione abita nella periferia di Bergamo. Un complice, fingendosi cliente su indicazione del regista, incontrava la persona che gli confermava che il cane, un Amsftaff di grossa taglia, abitualmente incontrava clienti che pagando venivano penetranti analmente dall’animale sull’atrio della cucina.
Un animale da riabilitare – Essere attratti in modo erotico dagli animali, avere fantasie di rapporti sessuali o addirittura praticare atti sessuali nei loro confronti. Non è un’invenzione, non sono leggende legate al mondo della pastorizia o a quello agricolo. La zooerastia esiste e si verifica anche nelle nostre città.
È stata avvisata anche l’ente nazionale protezione animali, anche per riabilitare il cane in seguito alla violenze subite. “Questo è il primo gesto concreto nato dalle nostre inchieste sfociate in esposti e querele” questa la dichiarazione delle forze dell’ordine.
Numerosi sono i casi di prostituzione di animali che i carabinieri stanno scoperchiando attraverso i siti di incontri.