Caio Mussolini invitato ad una cena fascista organizzata da FdI, ma il ristorante cancella la prenotazione
Caio Cesare Mussolini, il pronipote del Duce candidato alle elezioni europee con Fratelli d’Italia, era il super ospite atteso per una serata organizzata dai militanti del circolo di Albignasegno del partito guidato da Giorgia Meloni e da Azione Studentesca.
La serata, che si componeva di una cena e una conferenza post-cena, nasceva come un incontro dove si sarebbe parlato de “La dottrina del fascismo”, il saggio del 1932 che porta la firma proprio di Benito Mussolini. Tra gli altri ospiti in lista, poi, un esponente di Ordine Futuro e Giordano Caracino, leader del Veneto Fronte Skinheads, principale organizzazione di estrema destra della Regione che si ispira ai movimenti neonazisti.
I proprietari del ristorante scelto per l’evento – il Rosa nel quartiere Perosi a Conselve, nei pressi di Padova – una volta letto il titolo della conferenza che avrebbe dovuto tenersi nel loro locale si sono resi conto della reale natura dell’evento: dopo aver mangiato e bevuto al costo sociale di 25 euro, infatti, gli invitati avrebbero iniziato un dibattito sulle modalità di attualizzazione del fascismo.
Caio Mussolini risponde a Pif: “Legga qualche libro di storia”
Così, quando la notizia è cominciata a girare, il sito del ristorante è stato bersagliato di recensioni che denunciavano il fatto che il Rosa sarebbe stata la location di un evento fascista.
“Ospitano convegni di nazisti: vergogna!”, è infatti solo uno dei commenti apparsi sul portale online del locale. A quel punto i ristoratori hanno spiegato al pubblico, tramite un annuncio, quanto accaduto e la loro decisione: “Cari signori, tranquilli, non eravamo a conoscenza dei risvolti della cena… Per noi era solo una presentazione di un libro, di cui non conoscevamo il titolo. Così abbiamo deciso di annullare, a nostro discapito economico, la cena. Perché noi siamo apolitici, chiediamo cortesemente di informarsi prima di giudicare”.