Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Il ministro dell’Istruzione Bussetti: “Tuteliamo i migranti, ma il primo pensiero è per i giovani italiani”

Immagine di copertina

Il ministro dell’Istruzione del governo giallo-verde, Marco Bussetti, è finito nella bufera per alcune sue dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Stampa. Nell’intervista, in edicola martedì 9 aprile 2019, il ministro ha parlato del calo degli studenti iscritti nelle scuole italiane. E ha sdoganato anche lui lo slogan “prima gli italiani”.

Alla domanda se secondo lui una possibile soluzione possa essere quella di regolarizzare il flusso degli immigrati, ammettendo così più bambini stranieri a scuola, Bussetti ha risposto così: “La scuola è il luogo principale di inclusione nella nostra società. Regolare i flussi tutela innanzitutto chi cerca rifugio in Italia, avendone diritto. Penso anche, però, che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita”.

Le parole di Bussetti, però, in poche ore hanno fatto il giro d’Italia. E hanno scatenato una serie di critiche da parte di sindacati, associazioni e opposizioni.

“Vi spiego come cambia l’esame di maturità”: l’intervista di TPI al ministro Bussetti

“Quando Bussetti parla di “nostri figli” a cosa si riferisce? Ai bambini nati in Italia, che frequentano le scuole, parlano i dialetti, tifano le nostre squadre di calcio? La scuola, dice la Costituzione, è il primo luogo di integrazione e uguaglianza. Le sue parole sono vergognose”, ha scritto su Twitter Ettore Rosato, esponente Pd e vicepresidente della Camera dei deputati.

Sulla stessa linea anche il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci: “Vorrei ricordare al ministro Bussetti che a scuola vengono prima la capacità ed il merito, non i nostri figli. È letteralmente incredibile che un ministro della Repubblica sovverta la Costituzione e dica che nella scuola pubblica prima gli italiani e dopo tutti gli altri. Capacità e merito non hanno nazionalità o colore della pelle”.

“Tutti gli studenti – ha dichiarato anche Pino Turi, segretario generale della Uil – meritano la stessa attenzione. Gli studenti non sono graduabili, non ci possono essere né primi né secondi. Non ci sono immigrati, stranieri o italiani, ma persone che devono essere poste tutte nelle stesse condizioni”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI