Massimo Bugani, il fedelissimo di Di Maio con 3 incarichi: parlamentari M5s in rivolta
Bugani è vicecapo della segreteria particolare di Di Maio, ma anche consigliere comunale a Bologna nonché socio dell'Associazione Rousseau
Consigliere comunale a Bologna, ma anche socio dell’Associazione Rousseau, costola della Casaleggio Associati.
Come se non bastasse, ora si scopre che Massimo Bugani è anche vicecapo della segreteria particolare di Luigi Di Maio.
Un triplo incarico che, come riporta La Stampa, non è andato giù a molti parlamentari del M5s, indignati per quello che considerano un tradimento dei valori di onestà e morigeratezza su cui si fonda il Movimento.
A far scattare la polemica è stata pubblicazione dei dati sugli stipendi dei dirigenti della presidenza del Consiglio.
Bugani, come vice capo della segreteria particolare del vicepremier, guadagna 55.751 euro come trattamento economico ordinario, 18.165 euro come come retribuzione di posizione variabile e 6.100 euro come indennità di diretta collaborazione.
Uno stipendio ragguardevole, soprattutto se sommato a quelli di consigliere comunale e di socio dell’Associazione Rousseau.
“Noi prendiamo 60 mila euro, lui fa il consigliere pagato, il socio di Rousseau e adesso, non contento, prende anche 80 mila euro”, è uno dei commenti dei parlamentari M5s riportati dal quotidiano torinese.
Sotto accusa non c’è solo il maxi-compenso di Bugani, ma anche l’accumulo di cariche. Negli corso degli anni, infatti, il M5s ha più volte attaccato i politici di altri partiti che non rispettavano il loro mandato di consiglieri comunali o regionali svolgendo al contempo altre professioni.
Bugani, considerato un fedelissimo del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, è un attivista della prima ora del Movimento e si è anche candidato, con i pentastellati, a sindaco di Bologna.
Mercoledì 19 settembre, in seguito alla pubblicazione dei compensi dei dirigenti della presidenza del Consiglio, sono scoppiate polemiche in particolare per lo stipendio di Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, pari a 160mila euro lordi, più di quanto guadagna lo stesso primo ministro.
Nell’elenco è possibile leggere le retribuzioni lorda di segretari, consiglieri, ufficio stampa, esperti e membri dello staff. Tra questi, appunto, c’è anche Bugani, e il suo triplo incarico, in queste ore, sta provocando non pochi mal di pancia all’interno del Movimento.