La notizia dell’eredità da tre milioni di euro lasciata a Berlusconi è falsa
Tra gli indizi che mettono in evidenza la falsità della notizia c’è il nome della benefattrice. Anna C. infatti sarebbe il nome corrispondente a quello di altre generose donatrici poi rivelatesi inesistenti
La notizia dell’eredità da tre milioni di euro – costituita da tre grosse unità immobiliari, due conti correnti e diversi terreni – lasciata a Silvio Berlusconi da una donna 88enne di origini aquilane nelle volontà testamentarie si è rivelata un falso.
Si tratta di una vera e propria bufala, ma stavolta è stata talmente ben architettata da far cadere nell’errore decine di testate, anche piuttosto autorevoli.
Tra gli indizi che mettono in evidenza la falsità della notizia c’è il nome della benefattrice, Anna C., che avrebbe lasciato i suoi beni a Berlusconi. I dati della donna e l’età anagrafica corrispondono a quelle di altre generose donatrici che nel corso del tempo avrebbero lasciato i loro beni a cani o gatti.
Quei nomi si sono poi rivelati inesistenti.
C’è poi la questione della fonte: verificando nei motori di ricerca il nome dell’avvocato che ha reso nota la notizia, Andrea Ferrari, spuntano altri articoli a lui legati ed il tema è quello di eredità importanti. Tra le più recenti, una quasi omonima della benefattrice di Berlusconi, tale Cecilia Anna C., anche lei ex dipendente di Palazzo Chigi, avrebbe lasciato diversi milioni di euro al suo gatto.
L’altro punto fondamentale è che la non esiste nessuna “Fondazione Italiana Risparmiatori” o, meglio, sebbene esista un sito ufficiale che la presenta come un’associazione autonoma di consumatori, tale ente non esiste in nessun registro specifico così come non ci sono veri contatti relativi ai presunti responsabili della Fondazione.
Infine, il gesto del presunto avvocato Ferrari, con un mandato professionale, di comunicare la notizia dell’eredità alle agenzie sarebbe stato troppo incauto.