“Siamo in Friuli, devi parlare friulano per legge”: brasiliana picchiata a sangue fuori da una pizzeria
Violenta aggressione a Mereto di Tomba, in provincia di Pordenone, per una donna brasiliana di 47 anni
Una brasiliana residente a Cavasso Nuovo, in provincia di Pordenone, è stata pestata fuori da una pizzeria perché non parla friulano. L’aggressione è avvenuta il 10 gennaio 2019 a Mereto di Tomba, nel Pordenonese.
La donna, 47 anni, era entrata in una pizzeria da asporto accompagnata dai suoi figli. Una volta ordinate le pizze, in italiano, è stata aggredita verbalmente da un uomo presente nel locale. “Qui siamo in Friuli e si deve parlare friulano per legge“, ha detto l’uomo, un camionista.
La 47enne ha compreso che non era ben gradita nella pizzeria e, per evitare discussioni, ha deciso di attendere le pizze fuori, nella zona antistante il locale. Il camionista, però, non si è accontentato, l’ha seguita fuori dalla pizzeria e ha iniziato a spintonarla.
Il figlio della donna ha cercato di difenderla, ma l’uomo ha continuato a colpire la 47enne al volto senza fermarsi. Quando l’aggressore l’ha lasciata stare, la donna con il naso sanguinante è corsa in ospedale. I medici del pronto soccorso hanno refertato numerosi traumi.
“Siamo davanti a un atto grave e particolarmente insopportabile sia perché commesso ai danni di una donna sia perché dal retrogusto razzista”, ha detto l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte. “Abbiamo già sentito qualcuno affrettarsi a dire che non si tratta di una aggressione a sfondo razziale e che il pestaggio è avvenuto per colpa dello stato di ebbrezza dell’aggressore: la ricostruzione delle dinamiche è in capo alle forze dell’ordine e agli inquirenti, ma certamente non può passare inosservato il fatto che l’uomo si sia scagliato contro una donna straniera, rea, a suo avviso, di essere “diversa”, laddove la diversità si riscontra nell’appartenenza territoriale e linguistica”, ha aggiunto.
“Siamo davvero davanti a un fatto disgustoso. Il friulano è una ricchezza da tutelare e valorizzare, non certamente un alibi per offendere, escludere e tantomeno aggredire il prossimo, di qualsivoglia città, regione o Paese sia. Riflettano ancora una volta quei politici che istigano continuamente all’odio, esasperando le differenze sociali e culturali, gettano nei cassonetti le coperte dei senzatetto o diffondendo stupide filastrocche sui migranti, perché ci sarà sempre qualcuno che penserà che, se cattiveria e intolleranza sono di casa nelle Istituzioni, allora sono concessa a tutti”, ha aggiunto ancora l’eurodeputata.