“Bionde o more? Tutte, basta che la diano”: la battuta sessista di Silvio Berlusconi | Video
Il leader di Forza Italia protagonista di una discutibile frase sulle donne a margine di un comizio in Trentino Alto Adige
Berlusconi: battuta sessista | Video
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, si è reso protagonista di una battuta sessista durante la campagna elettorale per il voto in Trentino Alto Adige (qui i risultati del voto).
La battuta è stata filmata con uno smartphone e il video è stato pubblicato sui social network, diventando in poche ore virale.
A margine di un comizio elettorale Berlusconi è stato avvicinato da un fan, che gli ha domandato se sono meglio le donne bionde o more e l’ex premier ha risposto che vanno bene tutte, “basta che la diano”.
Non è la prima volta che il leader di Forza Italia fa affermazioni, più o meno ironiche, che fanno discutere per il loro tono sessista.
Si ricordano, ad esempio, una barzelletta sull’onorevole Rosy Bindi e una recente battuta sulla figlia del coordinatore di Forza Italia ad Aosta.
Nel 2009 l’allora presidente del Consiglio era stato definito dal quotidiano britannico The Guardian come il politico più sessista d’Europa.
Chi è Silvio Berlusconi
Nato a Milano il 29 settembre del 1936, Silvio Berlusconi è uno dei personaggi che maggiormente hanno segnato gli ultimi decenni della scena pubblica italiana.
Diplomatosi nel 1954 al liceo salesiano Sant’Ambrogio di Milano, nel 1961 si laureò in giurisprudenza e, lo stesso anno, iniziò la carriera di agente immobiliare. Nel 1963 fondò la società immobiliare Edilnord, attraverso la quale, in un terreno nei pressi di Milano, costruì a partire dal 1971 il quartiere residenziale di Milano Due.
Nel 1978 Berlusconi iniziò la sua carriera di editore televisivo, rilevando l’emittente locale Telemilano, che presto prese il nome di Canale 5 ed entrò a far parte della nuova holding Fininvest.
Nel 1982 Berlusconi rilevò anche Italia 1 e Rete 4, divenendo il principale imprenditore privato nel mondo della televisione. Nel 1984, acquistò anche la casa editrice Arnoldo Mondadori.
Nel 1986, Berlusconi comprò la squadra di calcio del Milan, che sotto la sua proprietà ha vinto otto scudetti e cinque Coppe dei Campioni.
Nel 1994, dopo lo scandalo di Tangentopoli che aveva portato allo scioglimento dei maggiori partiti tradizionali, Berlusconi entrò in politica fondando il partito Forza Italiache guidò la coalizione di centrodestra alle elezioni dello stesso anno portando lo stesso Berlusconi a diventare presidente del Consiglio.
Dopo la caduta del governo alla fine del 1994, nel 1996 Berlusconi venne sconfitto da Romano Prodi, ma tornò poi al governo nelle elezioni del 2001. Sconfitto nuovamente da Prodi nel 2006, nel 2008 cambiò il nome del proprio partito in Popolo della Libertà, e divenne nuovamente premier.
Nel 2011 il suo governo cadde e, sconfitto nelle elezioni del 2013, cambiò nuovamente nome al partito in Forza Italia.
Numerosi sono stati i procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi, a partire dalla condanna per frode fiscale, falsi in bilancio e appropriazione indebita riguardo il caso Mediaset avvenuta nel 2013, unica al momento passata in giudicato con la condanna di Berlusconi in via definitiva.