Salvini: “Battisti ha confessato, adesso gli pseudo intellettuali di sinistra chiedano scusa”
“Ci aspettiamo che chiedano scusa anche quei pseudo intellettuali di sinistra che per anni hanno coccolato questo assassino. Le scuse vano sempre bene, meglio tardi che mai, visto che c’è di mezzo la morte di tante persone”.
È stato questo il commento del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini su Cesare Battisti [qui il profilo], l’ex latitante che ha ammesso di essere responsabile dei 4 omicidi per cui è stato condannato all’ergastolo.
Nel corso dell’interrogatorio di sabato 23 marzo, il terrorista italiano attivo nel periodo degli anni di piombo ha dichiarato di aver preso parte ai due omicidi di cui è stato esecutore materiale e agli altri due per i quali è stato riconosciuto come mandante.
“Tutto quello ricostruito dagli atti giudiziari corrisponde al vero”, ha detto Battisti, che ha ammesso di “aver capito il male che ho fatto alle vittime, chiedo scusa alle loro famiglie”.
“Non ho avuto alcuna copertura occulta durante la latitanza”, ha poi aggiunto, specificando anche che “la lotta armata ha impedito uno sviluppo culturale, sociale e politico nato nel’68”.
Battisti ha quindi ammesso la sua colpevolezza nella morte del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, in quella del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin: entrambi furono uccisi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre. Infine ha confessato anche la responsabilità per la morte dell’agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978.