Bari, Casapound attacca con spranghe e cinghie il corteo contro Salvini: due feriti
Aggredite cinque persone nel quartiere Libertà, dove è stata avviata una petizione contro gli immigrati irregolari
Almeno due persone sono rimaste ferite in un agguato di militanti dell’estrema destra di Casapound contro manifestanti antirazzisti a Bari, nel quartiere multietnico Libertà.
L’aggressione è avvenuta nella serata di venerdì 21 settembre 2018. A essere stato preso di mira è stato un gruppo di cinque persone che rientrava dal corteo ‘BariNonSiLega’.
A denunciare ai media l’episodio è stata l’europarlamentare Eleonora Forenza, della lista L’Altra Europa con Tsipras.
“Stavamo tornando dalla manifestazione quando abbiamo incontrato una signora eritrea con una carrozzina che era molto preoccupata a rientrare perché via Eritrea, dove c’è la sede di CasaPound, era bloccata da un gruppo di persone: fuori c’era mezza Casapound”, ha riferito Forenza.
“Abbiamo aspettato con lei, ci siamo allontanati, ma loro ci hanno rincorso: hanno iniziato a colpirci con delle spranghe e delle cinghie, hanno messo dei guanti neri, e questi sono i risultati”, ha raccontato.
L’europarlamentare ha mostrato ad alcuni giornalisti arrivati sul posto i lividi riportati in seguito all’aggressione.
Il bilancio dell’agguato è di due persone ricoverate all’ospedale. Nell’aggressione è rimasto ferito alla testa anche l’assistente dell’eurodeputata, Antonio Perillo, trasportato in ospedale.
Tra i cinque aggrediti c’era anche Claudio Riccio, militante di Sinistra Italiana che alle elezioni politiche del 4 marzo era candidato alla Camera con la lista Liberi e Uguali.
Da parte loro, invece, i militanti di Casapound forniscono una versione diversa, affermando di aver reagito a provocazioni e insulti.
Nel quartiere Libertà la manifestazione ‘BariNonSiLega’ era circondata da un clima di tensione, con massiccia presenza di forze dell’ordine fina dal pomeriggio proprio per tentare di scongiurare scontri tra le opposte fazioni.
Il corteo era stato organizzato a poco più di una settimana dalla visita nel quartiere Libertà del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, leader della Lega.
Nel rione multietnico è stata avviata una petizione contro gli immigrati irregolari.
Sull’aggressione ora indaga la Polizia di Stato.