Roma, chiuso il bar San Callisto di Trastevere: “Ritrovo di pregiudicati e disturbo della quiete pubblica”
Il famoso bar del quartiere romano di Trastevere è stato chiuso dai carabinieri il 28 giugno 2018
Nella giornata del 28 giugno 2018 il bar del quartiere romano di Trastevere, il Bar San Callisto, è stato chiuso.
Il provvedimento di sospensione della licenza di 3 giorni con la relativa chiusura ai sensi dell’ex art. 100 T.U.L.P.S. è stato notificato dai Carabinieri della stazione e del nucleo operativo del quartiere romano di Trastevere.
La motivazione alla base della chiusura del famoso bar del quartiere turistico della Capitale sarebbe la “documentata frequentazione da parte di persone con precedenti penali” e il “disturbo al riposo ed alla quiete pubblica” in orario notturno.
Il provvedimento di chiusura espone anche gli episodi denunciati dai residenti che hanno coinvolto il locale.
Tra questi, anche quello verificatosi nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2018, quando era stato organizzato un intrattenimento musicale nei pressi del bar, senza le autorizzazioni necessarie.
A denunciare la chiusura del bar sulla loro pagina Facebook sono stati anche i Ragazzi del cinema America.
“Sembrerebbe che il Bar San Calisto abbia ricevuto una denuncia dagli esercizi limitrofi perché ‘mal frequentato'”, si legge nel post.
“Il San Calisto. Il Bar che più tra tutti spicca per il suo multiculturalismo. Dove il rispetto della piazza e del quartiere viene prima di tutto.”
I Ragazzi del cinema America avanzano delle ipotesi sui responsabili della chiusura del bar e sulle loro vere motivazioni.
“Soprattutto nell’apprendere che questa denuncia sembra provenire da tutte quelle attività confinanti che Trastevere l’hanno distrutta. Attività, a volte, di dubbia provenienza (chi vive qui, lo sa) dove la qualità non corrisponde al sevizio ricevuto e dove il turismo ha preso beceramente il sopravvento”.
La notizia è stata confermata anche dalla rivista del quartiere Trastevere, “Il Ventriloco”, nata proprio nel bar San Callisto.
“Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadin”, scrive Il Ventriloco sulla pagina Facebook.