Niente Prosecco o spumanti: la rivolta di un bar calabrese contro l’autonomia del Veneto
Il bar calabrese che protesta contro Prosecco e autonomia del Veneto
Embargo ai prodotti veneti e guerra aperta all’autonomia: l’iniziativa l’ha presa un famoso bar di Cosenza, il cui proprietario ha fatto sapere in modo inequivocabile che nel suo locale non verranno più utilizzati i prodotti realizzati in Veneto.
Questo vuol dire niente prosecco o spumanti e nessuna materia prima in cucina che possa provenire dalla regione del governatore Zaia.
Il governatore, proprio in queste ore, è impeganto a nella sua strenua battaglia per ottenere l’immediata approvazione di una legge sull’autonomia differenziata senza sconti nè concessioni al Movimento Cinque Stelle. Ma Salvini non riesce ad accontentarlo.
Il bar che ha iniziato dunque a fare “resistenza” è il Bar Panoramico di Cosenza e lo ha anche reso noto a tutti con una grande locandina affissa alle vetrine che lo identifica come “Bar Devenetizzato” in cui “i cocktail sono preparati con vini bianchi di origine locale”.
Non si tratta di un’iniziativa personale, ma di un’adesione – dice il titolare – assai convinta alla campagna lanciata dallo scrittore Pino Aprile, autore del best seller “Terroni”.
Il motivo lo spiega in sintesi la locandina che lo scrittore ha messo a disposizione sulla sua pagina facebook, invitando tutti i gestori di bar e ristoranti ad affiggerla nel proprio locale.
“La Regione Veneto ha deciso di trattenere tutto il residuo fiscale – si legge nel colorato manifestino – Vuol dire che le tasse pagate in Veneto resteranno integralmente in Veneto. Quindi se tu consumi prodotti veneti, non solo arricchisci le imprese venete, ma significa anche che le tasse che paghi sulla bottiglia di vino veneto (i tuoi soldi) andranno a finanziare solo scuole, ospedali e strade del Veneto. E le scuole, ospedali e strade del Sud chi li finanzia?”.
“Scegli di finanziare le tue scuole, i tuoi ospedali, e le tue strade: Consuma solo prodotti della tua regione!”.
Ma c’è chi non ha apprezzato l’iniziativa su TripAdvisor sono comparsi i primi commenti negativi:
“Locale senza vini veneti? Spiegaglielo a tutti i tuoi compaesani che lavorano in veneto e che in veneto hanno avuto la possibilità di comprare una casa e mettere su famiglia. Scommetto che non fate nemmeno lo spritz allora, visto che è stato inventato in Veneto. Avreste fatto più bella figura a scrivere “serviamo vini locali”, in questo modo vi siete messi contro un’intera regione che dà da mangiare a tante persone vicine a te”, scrive un utente.