Niente pandoro per i bambini che non pagano la mensa
Un altro caso mensa, stavolta a Corsico, comune della città metropolitana di Milano
Ancora un caso mense, ancora in Lombardia. Stavolta la “pena” per i bambini che non hanno pagato la mensa a Corsico, comune della città metropolitana di Milano, è quella di non ricevere la fetta di pandoro offerta dall’amministrazione comunale ai duemila alunni del complesso scolastico. E così giovedì 19 dicembre alcuni bambini hanno visto i compagni gustare la fetta di dolce, mentre loro rimanevano a bocca asciutta.
L’assessore alla pubblica istruzione Fabio Raimondo parla di “spiacevole disguido, il dolce doveva essere per tutti”. Il 20 dicembre, “lo gusteranno tutti quanti, come previsto”, precisa l’assessore. “Non è per la fetta di pandoro in sé ma per il disagio tra i bambini”, rispondono i genitori, sdegnati di fronte all'”ennesima ingiustizia nei confronti di alcuni alunni”.
La questione va avanti dal 2015, quando l’amministrazione comunale per tamponare il debito da più di un milione di euro della “refezione scolastica” decise di escludere dal servizio mensa i bambini morosi. Fuori dalla mensa se i genitori non sono in grado di regolarizzare la loro posizione.
Intanto, per l’episodio del pandoro i tecnici comunali hanno aperto un’inchiesta disciplinare e al direttore del centro produzione pasti è stata fatta richiesta di una “relazione chiara, esaustiva e tempestiva al fine di individuare le responsabilità e attuare eventuali azioni disciplinari e sanzionatorie”. Soprattutto alla luce del fatto che l’amministrazione comunale ha sempre fatto “un’eccezione” per le festività di Natale e Pasqua: “Il dolce va dato a tutti, anche a quelli che non usufruiscono del servizio mensa”.
Sembrerebbe che si sia trattato di un errore interno alla società che gestisce il servizio. Non sarebbe stato specificato che il pandoro andava servito indistintamente a tutti i bambini della scuola Curiel – in uno dei quartieri più disagiati del paese.
La segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani ha detto che “a Natale siamo tutti più buoni, anzi no non tutti. Il modello Lodi continua a fare scuola tra le amministrazioni di destra, e provoca l’ennesima indegna ingiustizia ai danni dei più piccoli. La giunta Errante chieda scusa: è una vergogna intollerabile discriminare i bambini in base alle possibilità economiche delle famiglie”.