Il sogno di Giulia, morta a 10 anni: “A Natale regalate i miei giochi ai bambini poveri”
La bambina ha combattuto per oltre quattro anni contro il tumore, ma sin da piccola si è prodigata per gli altri, condividendo le sue cose con i bambini meno fortunati
Giulia Zedda si è spenta a soli dieci anni lo scorso giugno, ma ha lasciato un “testamento” speciale: la piccola ha chiesto ai genitori che tutti i suoi giochi venissero regalati ai bambini meno fortunati.
Un cuore grande, quello di Giulia, che se ne è andata dopo aver combattuto per oltre quattro anni contro il tumore. Prima di morire, però, ha chiesto alla mamma di esaudire il suo desiderio e di aiutare gli altri bambini.
La madre Eleonora racconta di una bambina forte e determinata, che già da piccola faceva di tutto per condividere la sua fortuna con gli altri. “Ogni anno Giulia condivideva la sua roba con gli altri bambini ed è ciò che ha fatto anche prima di andarsene, anche se non era consapevole di stare per morire, anzi ha sperato e pregato sino all’ultimo”, ha raccontato la madre all’Ansa.
È così che è nata l’associazione “Il sogno di Giulia”, per la raccolta e la distribuzione di beni ai più bisognosi, e che porta proprio il nome della piccola guerriera di Cagliari. Vestiti, giocattoli, ma anche lettini e coperte: le volontarie recuperano tutti i prodotti che possono essere utili a madri e bambini da 0 a 14 anni.
“L’associazione è nata il 14 settembre e in tre mesi abbiamo aiutato oltre una cinquantina di famiglie, ma sono tantissime le persone che grazie a questo tam tam meraviglioso portano tanto. Questa cosa è bellissima perché vediamo i piccoli andare via con il sorriso: oggi una bambina ha trovato la bicicletta che sognava e un altro bimbo un personaggio dei Paw Patrol dei quali fa la collezione”, ha detto Eleonora.
“Ho realizzato il sogno di mia figlia. Io sono serena, lo sono sempre stata dall’inizio. La serenità mi viene dalla fede che è la cosa più importante in assoluto. Anche Giulia pregava tantissimo, era una fervente cristiana: faceva pregare e distribuiva dei presepi che faceva lei in modo che Gesù potesse entrare nelle case di tutti”, ha aggiunto ancora mamma Eleonora. E così il sogno di Giulia è diventato realtà.