Cosa ha deciso il cda di Autostrade per l’Italia dedicato al crollo del ponte Morandi
Confermate le iniziative che erano già state annunciate nella conferenza stampa del 18 agosto
Martedì 21 agosto 2018, a una settimana esatta dal crollo del ponte Morandi di Genova, il consiglio d’amministrazione di Autostrade per l’Italia si è riunito in via straordinaria per fare il punto della situazione.
Dopo il disastro, che ha provocato 43 vittime, il Governo ha avviato la procedura di revoca della concessione in base alla quale Autostrade per l’Italia gestisce l’autostrada A10 Genova-Savona e altre tratte, per un totale di circa 3mila chilometri di strade.
Il cda non ha affrontato il tema della possibile decadenza della concessione e dei rapporti con il Governo, limitandosi a dire che qualora la revoca avrà “un adeguato riscontro” il board sarà riconvocato.
Il consiglio si sono sostanzialmente limitati a confermare quanto già annunciato nella conferenza stampa di sabato 18 agosto dal presidente, Fabio Cerchiai, e dall’amministratore delegato, Giovanni Castellucci.
Al termine del vertice straordinario è stato diffuso un comunicato stampa che riassume come è andata la riunione.
Prima di iniziare, il cda ha osservato un minuto di silenzio “in ricordo delle vittime” e “ha espresso sentito cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, alle istituzioni e all’intera comunità di Genova”.
I consiglieri sono poi stati informati dai responsabili tecnici e dallo stesso Castellucci sulle attività messe in campo dalla socieà dopo il crollo del ponte Morandi.
Il Consiglio ha poi “condiviso una prima lista di iniziative”, per una stima iniziale di 500 milioni di euro finanziati con mezzi proprio.
Le iniziative, come già annunciato nella conferenza stampa del 18 agosto, sono essenzialmente quattro.
La prima è rivolta al “supporto alle famiglie colpite dalla tragedia”: Autostrade per l’Italia ha raccolto l’appello lanciato tramite la piattaforma web Change.org e ha deciso di istituire un fondo per soddisfare le prime esigenze delle famiglie e i bisogni degli sfollati.
La società ha attivato due punti informativi in collaborazione con il Comune di Genova, ai quali è possibile fare richiesta per accedere al fondo, ma la richiesta può essere fatta anche online, scrivendo all’indirizzo autostradepergenova@autostrade.it.
Autostrade per l’Italia ha proposto, inoltre, al Comune genovese di istituire un fondo sociale di alcuni milioni di euro, che sarebbe gestito dall’amministrazione, da destinare in aiuto alle famiglie delle vittime, “indipendentemente da eventuali indennizzi o risarcimenti futuri”.
La seconda iniziativa concordata dal cda di Autostrade consiste nell’intenzione di ricostruire il ponte crollato: le parti rimaste in piedi saranno demolite e il viadotto sarà sostituito con una struttura in acciaio in un tempo previsto di otto mesi dall’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
La terza iniziativa riguarda la viabilità di Genova: la società controllata dalla famiglia Benetton spiega che ha studiato con il Comune di Genova “interventi urgenti per il ripristino della viabilità” e “l’attivazione di viabilità alternative”.
In particolare, sono previsti “un asse viario sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l’ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto di proprietà demaniale di accesso al casello di Genova Aeroporto e un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva.
Infine, quarta iniziativa, “per tutti gli utenti è stato sospeso il pagamento del pedaggio autostradale sulla rete genovese, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte sul Polcevera”.
“Il transito in autostrada diventa gratuito per chi viaggia sulle seguenti tratte: Genova Bolzaneto-Genova Ovest-Genova Est e Genova Prà-Genova Pegli-Genova Aeroporto”, spiega Autostrade per l’Italia.
Infine, il consiglio d’amministrazione sottolinea di aver “preso atto della lettera di contestazioni ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e verrà riconvocato in tempo utile per fornire e deliberare un adeguato riscontro alle stesse”.