L’Austria continua a lavorare al doppio passaporto per gli altoatesini, ma per Moavero è “un’iniziativa ostile”
Solo alcuni mesi prima il cancelliere Kurz aveva presentato al Parlamento un altro disegno di legge che puntava ad aprire i consolati austriaci ai cittadini del Sud Tirolo di lingua tedesca e ladina
Il governo di Vienna ritorna a proporre l’introduzione del doppio passaporto per i cittadini italiani residenti in Alto Adige.
Secondo alcune notizie riportate nel quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung, il governo del cancelliere Kurz ha intenzione di presentare a settembre un disegno di legge per attribuire la cittadinanza austriaca agli italiani altoatesini.
Il ministro degli esteri Moavero Milanesi ha chiesto dei chiarimenti in merito alla proposta austriaca.
“Qualora quanto prospettato dalla stampa risultasse confermato verrebbe considerato un’iniziativa inopportuna e sostanzialmente ostile, tenuto conto in particolare del ruolo di presidenza semestrale dell’Unione Europea attualmente ricoperto dall’Austria”, fanno sapere fonti della Farnesina.
La bozza di legge del governo di Kurz dovrebbe essere presentata al Parlamento il 7 settembre 2018 e sarà rivolta ai cittadini italiani che appartengono al gruppo linguistico tedesco e ladini che risiedono in Alto Adige.
I lavori per il disegno di legge, affidati ad uno specifico gruppo di lavoro, sono stati facilitati dalla funzione dell’Austria a livello internazionale, che tutela da sempre i cittadini dell’Alto Adige.
Il governo austriaco aveva però chiarito che una simile proposta sarebbe diventata realtà solo in seguito ad un accordo con il governo italiano.
Non è la prima volta che viene avanzata l’idea di assegnare ai residenti in Alto Adige la doppia cittadinanza.
Poco dopo l’insediamento dell’esecutivo guidato dal cancelliere Kurz, il parlamentare austriaco Werner Neubauer, responsabile del partito di estrema destra per i rapporti con l’Alto Adige, aveva annunciato che i “sudtirolesi potranno richiedere la cittadinanza austriaca già nel 2018, al più tardi all’inizio del 2019”.
Solo alcuni mesi fa un’altra proposta di legge aveva inasprito i rapporti tra il governo italiano e quello austriaco.
Il governo Kur aveva presentato al Parlamento un disegno di legge che puntava ad aprire i suoi consolati ai cittadini del Sud Tirolo di lingua tedesca e ladina.
La norma prevedeva che, trovandosi all’estero in determinate condizioni, i cittadini sudtirolesi potessero rivolgersi ad un consolato austriaco.