Aumenti per acqua, luce e gas: tutte le tariffe in impennata nel 2018
Tariffe pubbliche al rialzo in maniera preoccupante. È quello che emerge dal report dell’Associazione Artigiani Piccole Imprese – CGIA – di Mestre, il cui ufficio studi evidenzia un trend che vede aumentare molte tariffe relative ai servizi.
Se infatti nel corso del 2018 i servizi telefonici e i trasporti ferroviari avevano subito una diminuzione, per le altre tariffe pubbliche la situazione è decisamente diversa: ben otto voci relative ai servizi, infatti, vedono aumenti percentuali più o meno consistenti.
Nello specifico, come si legge nel report della CGIA: “In primo luogo il gas (+5,7), poi l’energia elettrica (+4,5) e l’acqua (+4,3); più contenuto l’aumento registrato dai servizi postali (+2,7), dai pedaggi/parchimetri (+2,1), dai trasporti urbani (+1,6); sono cresciute al di sotto dell’inflazione (+1,2 per cento), invece, le tariffe dei taxi (+0,7) e dei rifiuti (+0,4 per cento)”.
A pagarne le conseguenze – e a questo punto non solo quelle – le famiglie italiane, soprattutto quelle con redditi medio-bassi: l’impatto economico è particolarmente negativo per queste che dovranno fare i conti (salati) per riuscire a far quadrare il proprio bilancio. Colpite da queste impennate, poi, anche le piccole imprese che, proprio come le famiglie, dovranno rifare i conti e fronteggiare l’aumento del costo per le loro attività produttive.
Anche se si tratta di aumenti con percentuali più basse rispetto a quelli evidenziati dal trend degli ultimi dieci anni, per l’associazione di Mestre le previsioni non sono ottimistiche neanche per il 2019.
Ma quali sono le cause di questi aumenti? Effettivamente non è possibile individuarle tutte o averne una completa contezza. Secondo il coordinatore dell’ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo “tale aumento del costo del gas naturale registrato nell’ultimo anno ha sicuramente riacceso i prezzi di una parte delle principali tariffe pubbliche”.
“Non va nemmeno dimenticato – ha continuato a spiegare Zabeo – che il blocco delle tasse locali imposto dal Governo Renzi a partire dal 2016 ha spinto molte amministrazioni locali a far cassa con le proprie multiutility, attraverso il ritocco verso l’alto delle tariffe amministrate”.