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Home » News

Caso Astori: due medici indagati per la morte del capitano della Fiorentina

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Il capitano della Fiorentina era deceduto il 4 marzo 2018 nel ritiro prima della partita contro l'Udinese

La procura di Firenze il 10 dicembre 2018  ha inviato due avvisi di garanzia per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina deceduto il 4 marzo 2018 nel ritiro prima della partita contro l’Udinese.

Si tratta di due medici  degli ospedali di Firenze e Cagliari,  indagati con l’accusa di omicidio colposo. I due si sarebbero occupati dell’idoneità sportiva del calciatore.

L’inchiesta ha coinvolto anche un medico di Cagliari perché Astori, prima di approdare alla Fiorentina, aveva giocato nel Cagliari dal 2008 al 2014 (e nella Roma nella stagione 2014-15).

Al momento non risultano indagati anche i medici della Fiorentina.

Le indagini – L’invio degli avvisi di garanzia segna un punto di svolta nelle indagini, dopo che già a giugno una nuova perizia aveva smentito l’ipotesi secondo cui Astori sarebbe morto nel sonno. Secondo la tesi portata avanti fino a quel momento, il capitano della Fiorentina sarebbe morto nella notte del 4 marzo mentre si trovava da solo nella sua camera di albergo a Udine in vista del match dei viola in programma il giorno seguente contro l’Udinese.

Per mesi si è detto che il cuore di Davide avesse rallentato il suo battito (bradiaritmia), fino a interromperlo e che quindi il difensore 31enne doveva essere morto nel sonno.

Secondo quanto riportato a giugno dal Corriere della Sera, nella perizia si parla di “tachiaritmia”, di accelerazione improvvisa dei battiti, un cuore che ha iniziato a battere sempre più velocemente fino a fermarsi.

La ricostruzione dei periti ha stabilito che quella notte Astori si sarebbe anche svegliato e forse si sarebbe salvato se avesse condiviso la camera con qualcuno pronto a dare l’allarme.

Inoltre si sarebbe trattato del primo episodio violento di una patologia mai manifestata prima.

Astori ha lasciato una compagna e una figlia di 2 anni. Aveva rinnovato il suo contratto da calciatore professionista con la Fiorentina, poco prima di morire.

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