Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Una nave italiana ha soccorso 108 migranti nel Mediterraneo e li ha riportati in Libia

Immagine di copertina
Credit: Angelos Tzortzinis/AFP/Getty Images

Il paese nordafricano è considerato dalla comunità internazionale porto non sicuro ma il governo italiano non la pensa così. L'Unhcr indaga: "Potrebbe esserci stata violazione del diritto internazionale"

Una nave privata italiana, la Asso 28, ha soccorso 108 migranti che si trovavano a bordo di un gommone nel mar Mediterraneo e li ha riportati in Libia, porto considerato non sicuro dalla comunità internazionale, senza consentire loro di fare domanda di asilo.

A riferirlo, nella serata di lunedì 30 luglio 2018, è stato Oscar Camps, fondatore della organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms (qui “Diario di bordo dall’Open Arms”).

“La barca battente bandiera italiana Asso Ventotto ha salvato 108 persone in acque internazionali e ora le sta deportando in Libia, un paese in cui i diritti umani non sono rispettati. Nessuna possibilità di dare asilo o rifugio”, ha scritto Camps su Twitter.

La Asso 28 è un’imbarcazione di supporto a una piattaforma petrolifera.

“Le attività di soccorso si sono svolte sotto il coordinamento della Guardia Costiera libica che ha gestito l’intera operazione”, dichiarano a TPI dalla Guardia Costiera Italiana.

La Guardia costiera sostiene inoltre che il salvataggio è avvenuto in acque Sar libiche.

A confermarlo è la società Augusta Offshore di Napoli, armatrice della nave.

“L’intervento di soccorso da parte della nave Asso Ventotto si è svolto “sotto il coordinamento della Coast Guard libica”, si legge in un comunicato della società.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva in precedenza smentito che l’operazione fosse stata coordinata dalla Guardia costiera italiana.

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha fatto sapere che sta raccogliendo tutte le informazioni sulla vicenda.

“La Libia non è un porto sicuro e questo atto potrebbe comportare una violazione del diritto internazionale”, scrive l’organismo dell’Onu.

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha reso noto che nella notte tra il 30 e il 31 luglio quasi 350 migranti sono stati riportati in Libia, dove sono sbarcati dopo essere stati fermati in mare.

Secondo l’Oim, alcune squadre delle Nazioni Unite erano sul posto per fornire assistenza ai migranti.

Sul caso è intervenuto Nicola Fratoianni, deputato di Liberi e Uguali (LeU) e segretario nazionale di Sinistra Italiana, che si trova da giorni a bordo della nave della Open Arms.

“Abbiamo appreso che uno dei gommoni segnalati oggi dalla Guardia Costiera italiana con 108 persone a bordo nel Mediterraneo è stato soccorso dalla nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli”, osserva Fratoianni.

“Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l’Italia e il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale”.

“Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali”, sottolinea il deputato di LeU.

All’Open Arms e a Fratoianni ha replicato il ministro Salvini.

“La Guardia Costiera Italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato. #portichiusi e #cuoriaperti”, ha scritto Salvini su Facebook.

A sua volta Fratoianni ha contro-replicato a Salvini.

L’unico disinformato, ed è molto grave visto il ruolo che ricopre indegnamente, è il ministro Salvini. Intanto perché non ha letto la mia dichiarazione. O forse ha problemi di comprensione del testo. Abbiamo denunciato un caso di palese violazione delle norme internazionali da parte di una nave mercantile italiana, Asso 28 che sta riportando a Tripoli, quindi in un porto non sicuro, 101 migranti (di cui 5 bambini, 5 donne incinte e 91 adulti fra uomini e donne). E di questo abbiamo le prove”. 

“Già che ci siamo”, prosegue Frantoianni, “vorrei chiedere a Matteo Salvini se è in grado di rispondere a qualche domanda: se l’indicazione al mercantile italiano non è arrivata dalla guardia costiera italiana, da chi e’ arrivata?”.

La risposta è arrivata qualche ore più tardi con il comunicato della società Augusta Offshore di Napoli, armatrice della nave Asso 28, che ha chiarito, come detto sopra, che l’operazione è stata coordinata dalla Guardia costiera libica.

In base al diritto internazionale, le persone soccorse in mare devono essere portate e fatte sbarcare nel porto sicuro più vicino. La Libia non è considerata un approdo sicuro dalla comunità internazionale: né dalle Nazioni Unite né dalla Commissione europea.

Il governo italiano, invece, spinge affinché la Libia venga riconosciuto come porto sicuro.

“Dobbiamo cambiare la normativa e rendere i porti libici porti sicuri“, ha dichiarato recentemente il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

“C’è questa ipocrisia di fondo in Europa, in base alla quale si danno soldi ai libici, si forniscono le moto vedette e si addestra la Guardia costiera, ma poi si ritiene la Libia un porto non sicuro”.

L’Unione Europea ha risposto al governo italiano che “nessuna operazione europea e nessuna imbarcazione europea” riporta i migranti salvati in mare in Libia, perché “non consideriamo che sia un paese sicuro”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Ti potrebbe interessare
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Esteri / Israele cancella l'accordo di cooperazione con l'Agenzia Onu per i palestinesi
Esteri / Quanto tempo ci vorrà per scoprire chi avrà vinto le elezioni americane?
Esteri / Il suicidio economico di Israele: -20% del Pil pur di distruggere Gaza. E quest’anno chiuderanno migliaia di aziende
Esteri / Trump: “Proteggerò le donne, che a loro piaccia o meno”. Kamala Harris: “Vuole decidere per voi”
Esteri / Libano, Unifil: “Presi di mira più di 30 volte solo a ottobre: una ventina di attacchi da Israele”
Esteri / McDonald’s, 90 casi di escherichia coli negli Usa: scoperta la causa della contaminazione degli hamburger
Esteri / Gaza: 43.204 morti dal 7 ottobre 2023. Hamas rifiuta proposte di tregua temporanea. Libano: altre 10 vittime in due raid dell'Idf. Hezbollah lancia attacchi contro Israele: 7 morti. Tel Aviv bombarda il gruppo in Siria. Razzo lanciato contro lo Stato ebraico colpisce base irlandese dell'Unifil: nessun ferito. Netanyahu: "Non c'è una data stabilita per la fine della guerra"