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Arrestati tre sospetti jihadisti nel nord Italia

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Un algerino e due egiziani sono stati fermati dai carabinieri e accusati di reclutare terroristi per l'Isis. Un quarto sospetto è sfuggito alla cattura

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del Ros della Liguria con l’accusa di terrorismo internazionale nella giornata di giovedì 27 ottobre.

Si tratta di un richiedente asilo proveniente dall’Algeria, fermato nel Cie di Torino dove era ospite, e di due fratelli egiziani arrestati a Finale Ligure, in provincia di Savona, e a Cassano d’Adda, in provincia di Milano. Un quarto sospetto, un altro egiziano di Finale Ligure, è riuscito a sfuggire alla cattura e sarebbe irreperibile all’estero.

L’operazione, coordinata dalla procura distrettuale antiterrorismo di Genova, è nata dal monitoraggio dei siti di reclutamento utilizzati dal sedicente Stato islamico. I sospetti avrebbero svolto attività di proselitismo online diffondendo materiale jihadista e reclutando combattenti per conto dell’Isis da inviare in Libia e in Siria.

Uno dei due fratelli egiziani lavorava come pizzaiolo, mentre l’altro era un macellaio in cassa integrazione.

L’attività di proselitismo era svolta esclusivamente sulla rete mediante canali riservati, ma anche sui più diffusi social media, attraverso il ricorso a pseudonimi e account fittizi.

Il materiale divulgato a numerosi contatti era in parte direttamente ottenuto da al-Hayat Media Center, organo di propaganda ufficiale dell’Isis. Le indagini hanno rilevato anche la condivisione in via riservata del giuramento di fedeltà (bay’ah) al califfo Abu Bakr Al Baghdadi, poi pubblicato in chiaro sulla piattaforma Facebook da un altro indagato.

“Il nostro lavoro di prevenzione contro la minaccia terroristica sta funzionando e continua a dare rilevanti risultati”, ha commentato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Le nostre leggi antiterrorismo funzionano e la sicurezza dei cittadini, in questo particolare momento in cui nessuno paese è a rischio zero, è una priorità di questo Governo”.

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