Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:45
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Arrestate a Roma 11 guardie giurate: “In vacanza con i soldi dell’Atac”

Immagine di copertina
Facebook / Paolo Ferrara

L'accusa: peculato e simulazione di reato. "Svuotavano le casse automatiche per i biglietti" dell'azienda dei trasporti della Capitale

Undici guardie giurate sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Roma con l’accusa, a vario titolo, di peculato e simulazione di reato. Per altre due è invece scattato l’obbligo “quotidiano” di presentazione alla polizia giudiziaria. Svuotavano le casse automatiche per i biglietti di bus e metro di Roma sfruttando il fatto che le macchinette sono “vecchie e malfunzionanti”.

Le indagini, portate avanti per settimane dalle fiamme gialle del Gruppo Frascati e coordinate dalla Procura capitolina, hanno fatto emergere “gravi e reiterate condotte poste in essere da guardie giurate dipendenti della società di vigilanza aggiudicatrice dell’appalto relativo alla gestione dei servizi di prelievo, ricarica, trasporto e vigilanza dei titoli di viaggio e del denaro delle casse automatiche (parcometri, biglietterie, macchine distributrici di biglietti bus e metro) di proprietà dell’Atac Spa”.

I diversi riscontri eseguiti, sia presso l’azienda municipalizzata sia esaminando le macchine distributrici di biglietti, hanno permesso di delineare “un collaudato sistema criminale, tanto semplice quanto dannoso.

Gli indagati approfittando del fatto che le macchine emettitrici di biglietti in dotazione ad Atac sono spesso “vecchie, obsolescenti” e, soprattutto, malfunzionanti – addirittura spesso non rendicontate dal contate elettronico – riuscivano con facilità a far sparire parte degl incassi.

Il profitto, secondo la Guardia di Finanza, veniva poi utilizzato “per l’acquisto di beni di consumo di varia natura e per il pagamento di vacanze”. Tutti gli indagati, assicurano i finanzieri, “erano ampiamente a conoscenza del sistema, ma alcuni di loro preferivano agire individualmente o, comunque, senza dividere con il collega di turno il provento dell’attività illecita”.

La media del guadagno illecito per ciascuno degli indagati “è stimato tra i 250 e i 500 euro al giorno”. Per giustificare gli ammanchi, quando rilevati dalla società titolare dell’appalto in sede di rendicontazione, “le guardie ricorrevano a espedienti di ogni tipo, arrivando anche a simulare dei tentativi di furto”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI