Gli angeli di Mattarella, le interviste di TPI ai giovani eroi della Repubblica: Claudio Madau
È librario e organizzatore di eventi. Viene da Oristano e dal 2005 abita a Roma. Il suo nome è Claudio Madau, uno dei trentatré premiati dal presidente Sergio Mattarella Cavaliere della Repubblica.
Lo “acchiappo” grazie all’aiuto di Facebook e Twitter. Ci scambiamo i numeri di cellulare e dall’altra parte del telefono mi risponde un ragazzo riservato, ma con una voce profonda.
Come Riccardo Muci, Fabio Caramel e Ilaria Galbusera e Iacopo Melio anche lui è uno degli “Gli angeli di Mattarella” intervistati da TPI, i più giovani tra gli “eroi” nominati cavalieri della Repubblica dal Capo dello Stato.
Claudio Madau ha scoperto della sua premiazione attraverso la mamma che gli aveva scritto chiedendogli se poteva dare il suo numero a un giornalista che lo voleva intervistare per un premio.
“È stato molto divertente. Ho pensato che si fosse sbagliata. Dopo pochi minuti mi arriva un altro messaggio da un libraio sardo che mi scriveva la stessa cosa. A quel punto ho riposto con una risata pensando che si trattasse di uno scherzo. Per curiosità ho cercato su internet e ho trovato il mio nome in tutti i principali giornali italiani. Devo dire che solo il giorno dopo ho iniziato a crederci veramente, pensavo fosse un errore”.
Claudio ha trascorso la sua infanzia principalmente a Oristano, ma ha vissuto anche a Samugheo, paese natale dei genitori, e Gavoi, un paesino dove il padre faceva il poliziotto.
“Sono venuto a Roma nel 2005 per fare un corso di formazione da webmaster. L’idea era quella di tornare a Oristano una volta terminato il corso, ma in quell’anno di permanenza nella Capitale, ho capito che probabilmente avrei avuto maggiori possibilità lavorative in una grande città piuttosto che in una cittadina in Sardegna. Inizialmente ho lavorato come cameriere nei fine settimana e nel frattempo cercavo qualche sbocco nell’ambito informatico. Nonostante le mie ricerche però non ero riuscito a trovare nulla ed ero arrivato alla conclusione che fosse meglio tornare a Oristano. È stato a quel punto che sono stato assunto nella prima libreria in cui ho lavorato. Forse era destino che restassi a Roma”.
La sua idea di Dottor Libro nasce quando era uno dei titolari della libreria Hop&Book, che si trovava in via dell’Amba Aradam vicino all’ospedale San Giovanni. Per sapere se i dirigenti della struttura ospedaliera fossero interessati alla sua idea di organizzare una rassegna letteraria con la partecipazione di scrittori ha cominciato a contattarli via e-mail.
Claudio Madau ha cominciato ad organizzare incontri letterari per i pazienti dell’Ospedale per contribuire ad alleviare la condizione gravosa della degenza. Gli eventi si svolgono a cadenza settimanale e ogni autore ha l’occasione di parlare del suo libro confrontandosi con i pazienti.
“Ho immaginato che gli incontri letterari potessero rappresentare l’occasione di alleviare la permanenza nell’ospedale ai pazienti. Dopo neanche 10 minuti, dall’invio della mail, l’ufficio stampa dell’Ospedale San Giovanni era in libreria per parlare dell’idea”.
Continuiamo a chiacchierare e gli chiedo qual è il suo rapporto con i libri. “Leggere è fondamentale, ti permette di ampliare le tue conoscenze. Nei libri trovi sempre qualcosa che ti appartiene e spesso trovi un aiuto per superare un momento difficile. In questi anni ho avuto la fortuna di assistere a momenti di grande emozione e empatia tra autori e lettori”.