Il Partito Comunista attacca Alberto Angela: “Dice il falso sulle deportazioni degli ebrei russi in Germania”
Il Partito Comunista di Marco Rizzo attacca il conduttore: "L'URRS fu rifugio per migliaia di ebrei, non li consegnò mai ai nazisti"
Duro attacco ad Alberto Angela da parte del Partito Comunista di Marco Rizzo.
Il celebre conduttore televisivo, nella scorsa puntata della trasmissione Ulisse, si è occupato tra le altre cose delle presunte deportazioni di ebrei russi in Germania durante la seconda guerra mondiale.
Angela ha sostenuto che l’Unione Sovietica consegnò i propri cittadini ebrei ai nazisti.
Per il Partito Comunista si tratta di una falsificazione storica bella e buona. Questo il tweet:
“Nella scorsa puntata di Ulisse si afferma che l’URSS consegnò ebrei ai tedeschi. FALSO. L’URRS u rifugio per migliaia di ebrei e liberò gran parte dei campi di concentramento nazisti. Basta equiparazioni e falsificazioni storiche anticomuniste”
Nella scorsa puntata di @UlisseRai1 si afferma che l’URSS consegnò ebrei ai tedeschi. FALSO. L’#URSS fu rifugio per migliaia di #ebrei e liberò gran parte dei campi di concentramento nazisti. Basta equiparazioni e falsificazioni storiche anticomuniste @albertoangela pic.twitter.com/32z8GYxGca
— PARTITO COMUNISTA ☭ (@PartitComunista) 15 ottobre 2018
Sulla puntata si era espresso, in questo caso favorevolmente, anche Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, in riferimento al 75esimo anniversario della deportazione degli ebrei dalla capitale.
“Una delle cose che più ho apprezzato è il grande coraggio di Alberto Angela e degli autori della trasmissione di realizzare un prodotto di questo tipo per la prima serata del sabato sera”, le sue parole riportate da La Repubblica.
“Parlare di memoria e far comprendere quanto è accaduto è un esercizio difficile i cui risultati sono però visibili per chi guarda la puntata”.
“Dobbiamo parlare di queste cose – aveva sottolineato Angela prima della puntata – perché non vengano dimenticate. Dalla ex Yugoslavia al Ruanda i genocidi hanno continuato a esistere. Chi si occupa di Storia sa che con il passare delle generazioni i fatti si stemperano ma non deve succedere. Quel che è accaduto ai tempi dei nostri nonni, non lontanissimi, può accadere di nuovo. Ricordare è un vaccino, significa creare anticorpi affinché non accada mai più”.