Chi è l’agente provocatore previsto dal Ddl Anticorruzione
L'agente speciale può utilizzare anche tecniche di corruzione
Agente sotto copertura e agente provocatore – L’agente sotto copertura, o infiltrato, è un appartenente alla polizia giudiziaria che penetra in una organizzazione criminale, partecipando alla commissione di qualche reato, per acquisire elementi di prova nell’immediatezza del fatto o nel momento in cui l’attività criminosa è in corso di esecuzione.
Borderline – Non è netta la distinzione tra l’infiltrato e l’agente provocatore, colui cioè che istigando od offrendo l’occasione, provoca la commissione di reati al fine di coglierne gli autori in flagranza o, comunque, al fine di farli scoprire e punire.
L’agente deputato a indagini di questa natura non è punibile se si limita ad osservare, controllare e contenere i comportamenti illeciti altrui con la conseguenza che al di fuori di questo perimetro la sua attività potrebbe essere qualificata in termini di reato, salvo espressa indicazione normativa.
Insomma, il fine giustifica i mezzi in questo caso.