Quali sono i tuoi diritti davanti alla polizia? Il Vademecum legale contro gli abusi in divisa
Nasce VLAD, una guida pratica per capire dove finisce il rispetto della legalità e inizia l'abuso e come difendersi
Abuso di potere polizia come difendersi | Vademecum legale abusi in divisa
Quali sono i tuoi diritti durante una perquisizione? Cos’è il Daspo? Per chi può essere disposto il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)?
Se ti ferma un agente in borghese hai diritto di chiedergli di mostrarti il suo tesserino? E se fai opposizione passiva sei perseguibile per il reato di resistenza a pubblico ufficiale?
A queste e a molte altre domande risponde VLAD, il Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa, un documento realizzato da Acad (Associazione contro gli abusi in divisa) attraverso le competenze degli avvocati dell’associazione Alterego-Fabbrica dei diritti, e ora pubblicato online.
“Vlad nasce dal basso, dai racconti e dalle esperienze di tutt@”, si legge nella prefazione a cura di Acad, “dall’esperienza di avvocati straordinari e militanti che da sempre si occupano di abusi, una condivisione di saperi che cerca di dare un contributo di conoscenza e salvaguardia ancora più necessario in un periodo storico così cupo”.
Il vademecum non analizza solo quali sono i diritti di un cittadino che entra in contatto con le forze dell’ordine (in proposito vedi anche questo articolo), ma parla anche delle “leggi ingiuste che, negli ultimi dieci anni, hanno segnato una deriva se-
curitaria nel nostro Paese”.
Non a caso il testo parte dai decreti sulla sicurezza voluti da ministri dell’Interno di diverse forze politiche: dal “pacchetto sicurezza” di Maroni al decreto sui migranti Minniti-Orlando, fino al recente decreto sicurezza di Salvini (qui i dubbi sulla costituzionalità).
Norme che, secondo gli autori del dossier, si configurano come “abusi legislativi” che hanno individuato soggetti destinatari di una “giustizia minore”: senza fissa dimora, prostitute, spacciatori, venditori ambulanti, ma anche attivisti e militanti, percepiti come “elementi di disturbo di un “decoro” divenuto valore fondante di una società incattivita o fattori di instabilità rispetto ad una pacificazione sociale imperante”.
Una questione che si lega al modo di intendere la sicurezza da parte della nostra società.
Ma il vademecum è anche una guida con consigli pratici: dall’identificazione alle misure di prevenzione, dal Daspo ai diritti del detenuto: il testo aiuta a comprendere ciò che possono fare le forze dell’ordine e cosa invece oltrepassa il limite diventando abuso.
C’è spazio infine anche per altri temi, come quello delle forme di auto-organizzazione (collettivi, centri sociali, associazioni di volontariato, cooperative) e il riferimento a storie di repressione di cortei, manifestazioni e presidi, anche con esempi pratici come quello dei No Tav.
Questo documento è “molto più di un semplice Vademecum”, scrive Federica Borlizzi di Alterego in un post Facebook. “VLAD è un progetto collettivo ed in continuo divenire che ha l’ambizione di segnalare gli abusi che quotidianamente accadono in questo dannato Paese, per capire insieme come reagire ad essi”.
Qui il testo completo di VLAD.