13mila migranti tratti in salvo nel Mediterraneo negli ultimi 7 giorni
Con l'arrivo dell'estate, si prevede che un numero sempre maggiore di persone intraprenderà la pericolosa traversata dall'Africa all'Europa via mare
Nell’ultima settimana sono stati oltre 13mila i migranti tratti in salvo nel Mediterraneo. Ma sono almeno 700 i dispersi e 65 le vittime accertate, tra cui anche tre neonati.
I numeri degli ultimi sei giorni sono impressionanti. Con l’entrata in vigore dell’accordo sui migranti tra Turchia e Ue, l’afflusso sulle coste greche è diminuito considerevolmente e, anche per questo, si prevede un aumento delle partenze dalla Libia e dall’Egitto attraverso il canale di Sicilia.
Nell’ultima settimana sono salpati dalle città libiche di Sabrata, Zuwarah e dalle spiagge vicino Tripoli, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, almeno 80 gommoni e una decina di imbarcazioni sovraccariche di migranti.
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Qui di seguito i numeri degli ultimi sei giorni
– Sono almeno 4mila i migranti tratti in salvo dall’inizio della settimana
– 3.500 sono quelli arrivati nei porti di Messina, Taranto, Augusta e Pozzallo
– Mercoledì 25 maggio, durante una drammatica operazione di salvataggio documentata dalla Marina italiana, sono stati tratti in salvo 562 migranti, dopo che la loro imbarcazione individuata si era ribaltata in mare. Altre cinque persone sono morte annegate.
– Un nave irlandese ha tratto in salvo 123 migranti, ma è stato recuperato anche il corpo senza vita di un uomo. Mentre la Guardia costiera ha fatto sapere che una nave tedesca ha effettuato quattro operazioni di soccorso.
– Venerdì 27 maggio, la nave della Marina militare Vega diretta verso Reggio Calabria ha tratto in salvo 135 persone, mentre in un’operazione precedente il giorno prima aveva recuperato i corpi di 45 persone.
– Sabato alcune unità navali dell’Ue hanno tratto in salvo 668 persone nel Mediterraneo. Nel recupero dei migranti sono state coinvolte la Guardia costiera e le navi della Marina, con il supporto di navi irlandesi e tedesche e gruppi umanitari.
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