Il nuovo ambasciatore israeliano in Turchia è arrivato ad Ankara
Nel 2010 Erdogan aveva espulso il diplomatico di Israele, in seguito all'incidente della nave Mavi Marmara. Ma i rapporti tra i due paesi si sono normalizzati
Il nuovo ambasciatore israeliano in Turchia è arrivato ad Ankara giovedì 1 dicembre 2016. Ricoprirà un incarico che era rimasto sospeso nei sei anni passati, a causa di una violenta rottura diplomatica tra i due paesi.
Negli anni Novanta i rapporti tra Israele e Turchia erano più che amichevoli: intensi scambi commerciali, collaborazione in materia di sicurezza ed esercitazioni militari congiunte.
La relazione ha resistito agli inizi del governo Erdogan, ma gradualmente Ankara ha modificato la propria posizione verso Tel Aviv, fino all’incidente della nave Mavi Marmara, del 31 maggio 2010.
Le forze armate israeliane attaccarono la Freedom Flotilla, un gruppo di imbarcazioni che tentava di rompere il blocco navale su Gaza trasportando aiuti umanitari. Furono uccisi dieci attivisti turchi a bordo della Mavi Marmara. Ankara ritirò il proprio ambasciatore da Israele ed espulse quello israeliano.
Solo a dicembre dello scorso anno sono cominciati i segni di disgelo, frutto della necessità della Turchia di ricalibrare la propria posizione nella regione mediorientale e per gli interessi commerciali ed energetici dei due paesi.
Tanto sono cambiati i rapporti tra Turchia e Israele che i vigili del fuoco turchi hanno prontamente inviato i propri canadair a combattere gli incendi scoppiati nell’area di Haifa lo scorso 24 novembre.
Il nuovo ambasciatore israeliano in Turchia è Eitan Naeh, già vice capo missione presso l’ambasciata israeliana a Londra.
Diplomatico di carriera, Naeh ha lavorato presso la rappresentanza di Ankara già tra il 1993 e il 1997.
Il primo ministro turco Binali Yildirim ha scelto il consigliere agli Affari esteri Kemal Okem come ambasciatore turco in Israele.