Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Almeno 272 persone sono morte in Sud Sudan negli scontri tra fazioni rivali

Immagine di copertina

Gli scontri sono iniziati giovedì 7 luglio, quando le truppe fedeli al presidente Kiir si sono scontrate con quelle fedeli al vicepresidente Machar, l'ex capo dei ribelli

Pesanti scontri sono scoppiati di nuovo nella capitale del Sud Sudan Juba, all’indomani dell’appello del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha chiesto al presidente Salva Kiir e al vicepresidente Riek Machar di cessare immediatamente le violenze che hanno provocato già decine di morti.

Gli scontri sono iniziati giovedì 7 luglio, quando le truppe fedeli al presidente Kiir si sono scontrate con quelle fedeli al vicepresidente Machar, l’ex capo dei ribelli, aumentando i timori che si possa ripiombare in una guerra civile come quella scoppiata nel 2013 e durata due anni e mezzo. 

Non c’è stato alcun bilancio ufficiale delle vittime, ma secondo una fonte del ministero della sanità almeno 272 persone, tra cui 33 civili, sono state uccise. Anche un peacekeeper cinese delle Nazioni Unite è stato ucciso.

Le violenze arrivano in concomitanza con il quinto anniversario dell’indipendenza dal Sudan, avvenuta il 9 luglio 2011, che ha fatto del Sud Sudan la nazione più giovane del mondo.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dopo una riunione di emergenza, ha chiesto ai due leader di “fare tutto il possibile per controllare le rispettive forze, per porre urgentemente fine ai combattimenti e prevenire la diffusione della violenza” e impegnarsi per rispettare l’accordo di pace siglato quasi un anno fa, nel mese di agosto 2015.

Dalla firma della pace però erano passati altri mesi, fino allo scorso aprile, prima che il vicepresidente Machar tornasse a Juba. E oggi, dopo gli ultimi scontri, la pace, che non è mai stata solida, sembra più debole che mai.

— LEGGI ANCHE: L’anniversario dell’indipendenza del Sud Sudan che nessuno vuole ricordare

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?