Come sono andati i caucus in Iowa
Ted Cruz ha battuto a sorpresa il favorito Donald Trump tra i repubblicani. Lotta all'ultimo voto tra Hillary Clinton e Bernie Sanders tra i democratici
Il primo febbraio democratici e repubblicani dello stato americano dell’Iowa hanno votato per decidere chi sarà il candidato per le elezioni presidenziali che si terranno a novembre del 2016. L’Iowa è tradizionalmente il primo dei 50 stati americani a effettuare questa scelta: al termine del voto in tutto il paese, le convention dei due maggiori partiti decidono i rispettivi candidati in base ai risultati ottenuti.
Ma vediamo, concretamente, come sono andati i caucus dei due maggiori partiti.
DEMOCRATICI
In attesa di conoscere il risultato definitivo, l’ex first lady, ex senatrice dello stato di New York ed ex Segretario di Stato Hillary Clinton è in lievissimo vantaggio – meno di dieci voti su neanche 2mila delegati – sul senatore del Vermont Bernie Sanders.
I sondaggi della vigilia davano la Clinton in vantaggio di pochi punti sul suo sfidante, il quale, nonostante sia stato sempre considerato un outsider, l’ha costretta a una lotta all’ultimo voto.
Bernie Sanders, infatti, inizialmente era considerato un candidato sbilanciato a sinistra (si definisce un socialista) e che difficilmente avrebbe creato seri problemi alla Clinton. Tuttavia, quello visto nell’Iowa, a prescindere da chi tra i due candidati avrà più voti, è un sostanziale pareggio che mette in luce come Sanders non sia considerato semplicemente un estremista e come abbia potuto mettere in difficoltà la Clinton anche in uno stato considerato non tradizionalmente liberale come l’Iowa.
Un risultato che, secondo alcuni opinionisti come Lucia Graves del Guardian, mette in luce che la Clinton non è una candidata imbattibile e che Bernie Sanders può essere molto di più di una candidatura di bandiera, ma l’unica reale e concreta alternativa alla candidatura di Hillary Clinton.
Un’intera notte trascorsa testa a testa tra la Clinton e Sanders, secondo il sito Vox, è stata una vittoria di Bernie Sanders, considerato sulla carta il più debole tra i due candidati.
Il terzo candidato, l’ex governatore del Maryland Martin O’Malley, tagliato di fatto fuori da una corsa a due tra la Clinton e Sanders, non ha raggiunto l’1 per cento dei voti: per questa ragione ha deciso di sospendere la propria campagna elettorale.
Sotto: una serie di affermazioni di Hillary Clinton raccolte dall’Economist.
REPUBBLICANI
Nonostante i sondaggi della vigilia dessero a Donald Trump un vantaggio di circa sette punti sugli altri candidati, alla fine a vincere è stato il senatore del Texas Ted Cruz, con circa il 28 per cento dei consensi.
Alle sue spalle, il miliardario Donald Trump, si è fermato al 24 per cento, di pochissimo sopra al senatore della Florida Marco Rubio, quest’ultimo nettamente al di sopra delle aspettative.
In quarta posizione con quasi il 10 per cento dei consensi, è invece arrivato il neurochirurgo Ben Carsons. Hanno inoltre ottenuto delegati il senatore del Kentucky Rand Paul e l’ex governatore della Florida Jeb Bush.
Dopo il voto, il candidato Mike Huckabee, vincitore in Iowa nel 2008, ha lasciato la corsa.
Su internet e sui quotidiani si è notevolmente scatenata l’ironia contro Donald Trump, candidato considerato favorito alla vigilia e che aveva creato molte divisioni per le sue posizioni considerate estremiste.
Su Twitter è stato rispolverato un tweet di Trump risalente al 2013 in cui il miliardario dichiarava, citando il giocatore di golf Walter Hagen, che “nessuno ricorda chi arriva secondo”. Il quotidiano Daily News, invece, ha messo in prima pagina una foto di Trump vestito da clown con scritto “Dead clown walking“.