Negli Stati Uniti d’ora in poi sarà più facile utilizzare la pillola per l’aborto
La Food and Drug administration ha rilasciato nuove linee guida per l’uso della pillola Mifepristone o RU-486, il farmaco per l’aborto chimico
La Food and Drug administration ha rilasciato nuove linee guida per l’uso della pillola Mifepristone o RU-486, il farmaco per l’aborto chimico. Le nuove regole permettono alle donne di usare la pillola a gravidanza avanzata e con minori controlli da parte del dottore.
La decisione arriva alla fine del mandato elettorale di Obama e in piena campagna elettorale, dove entrambi i partiti cercano di guadagnarsi il voto delle donne. Molti detrattori dell’aborto sostengono che le nuove regole sono motivate politicamente, al contrario secondo la Food and Drug administration queste novità sono rigidamente basate su ricerche scientifiche.
Il cambiamento introdotto è una vittoria per i sostenitori del diritto all’aborto.
Le nuove linee guida prevedono:
– un dosaggio ridotto, da 600 milligrammi a 200 milligrammi,
– un minor numero di visite mediche, da tre a due
– l’estensione del numero di settimane dall’inizio della gravidanza durante le quali si può prendere la pillola, da sette a dieci.
Il dibattito sulla RU-486 è ormai acceso da anni, da quando i sostenitori del diritto all’aborto si sono battuti per il suo utilizzo negli anni novanta. L’uso dell’aborto chimico si è incrementato negli ultimi anni. Le campagne anti-aborto si sono incentrate molto proprio sul limitare l’accesso alla pillola.
“Questo è un grande cambiamento, sia nel ridurre il gap tra la scienza e la legge, e sia nel permettere alle donne di esercitare il loro diritto costituzionale all’interruzione di gravidanza”, ha commentato Suzanne B. Goldberg, professoressa di legge alla Columbia University.
L’associazione americana di ginecologi e ostetrici ha accolto con favore le nuove linee della Food and Drug Administration.
I gruppi anti-aborto al contrario hanno criticato la decisione, dicendo che non rappresenta alcun vantaggio per la salute delle donne, e che anzi può condurre nelle peggiori delle ipotesi alla morte e hanno detto che le nuove linee guida sono state varate esclusivamente per il profitto delle aziende farmaceutiche.
L’azienda farmaceutica che produce il farmaco, la Danco ha però risposto che non esiste alcuna prova scientifica che l’uso della pillola può condurre alla morte.
La pillola funziona bloccando i recettori del progesterone, un importante ormone prodotto in gravidanza.