Obama revoca le facilitazioni all’immigrazione per gli esuli cubani
D'ora in poi i cubani che arrivano illegalmente nel paese non saranno più autorizzati a ricevere la residenza legale nel paese come prevedeva una norma del 1966
Il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha revocato la norma nota come “wet foot, dry foot”, che permetteva agli immigrati irregolari cubani giunti negli Stati Uniti di ottenere un permesso di soggiorno.
Adesso i cubani che arrivano illegalmente nel paese non saranno più autorizzati a rimanere e a ricevere la residenza legale nel paese. La norma era stata varata nel 1966, in piena guerra fredda, e secondo Obama appartiene ormai a “un’altra era”.
La mossa si inserisce nel processo di normalizzazione nelle relazioni tra i due paesi, iniziato ormai anni due anni fa, che ha visto nella riapertura delle rispettive ambasciate e nella visita di Barack Obama sull’isola nel marzo 2016 due dei momenti più importanti.
La revoca della norma ha effetto immediato. “Gli immigrati cubani saranno trattati allo stesso modo di quelli provenienti da altri paesi”, ha detto Obama annunciando la sua decisione.
Il successore di Obama, Donald Trump, che ha spesso criticato le aperture verso Cuba, potrebbe decidere di annullare questa decisione quando diventerà ufficialmente presidente.
Il governo cubano in passato ha criticato fortemente la norma sui privilegi speciali in materia di immigrazione, dicendo che incoraggiava i cubani a lasciare l’isola, privando il paese dei suoi professionisti. La norma in passato è servita a tutti quei cubani critici del regime a partito unico e insoddisfatti della vita sull’isola di trovare asilo negli Stati Uniti.
Dal mese di ottobre 2012, più di 118.000 cubani si sono presentati nei punti di ingresso lungo il confine, secondo le statistiche pubblicate dal Dipartimento di sicurezza interna degli Stati Uniti.