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Home » Esteri

Stati Uniti, l’assassino di un 11enne confessa dopo 27 anni

Immagine di copertina

Jacob Wetterling era stato rapito, violentato e ucciso nel 1989. Il 53enne Danny Heinrich ha confessato il delitto solo ora

Il rapimento e l’uccisione di Jacob Wetterling, 11 anni, sono rimasti un caso irrisolto per 27 anni, fino a martedì 6 settembre 2016, quando il suo assassino ha finalmente confessato.

Jacob, suo fratello e un amico erano usciti in bicicletta a St. Joseph, nella campagna dello stato del Minnesota, quando l’undicenne era stato rapito da un uomo armato che indossava una maschera. Era l’ottobre del 1989.

Il bambino non venne mai ritrovato, e i suoi genitori divennero attivisti per i bambini scomparsi. Fondarono il Jacob Wetterling Resource Center per la prevenzione dello sfruttamento dei bambini e nel 1994 il Congresso passò un pacchetto di leggi intitolato al bambino che stabiliva la creazione di registri di molestatori.

Nel 2015 Danny Heinrich, 53 anni, era finito sotto la lente d’ingrandimento quando le autorità avevano rilevato delle similitudini tra il caso di Jacob e altri casi di aggressione sessuale avvenuti in Minnesota negli anni Ottanta e rimasti senza colpevole. 

(qui sotto una foto segnaletica di Danny Heinrich. L’articolo prosegue dopo l’immagine)

Durante una perquisizione della sua abitazione era stato trovato materiale pedopornografico e l’uomo era stato arrestato.

Heinrich ha accettato di patteggiare e la settimana scorsa ha condotto gli inquirenti ai resti del bambino ucciso quasi trent’anni fa.

In aula, ha raccontato di come rapì il bambino, costringendolo a salire in macchina mentre Jacob, spaventato, chiedeva cosa avesse fatto di male. Ha dichiarato di aver abusato di lui e di averlo infine ucciso sparandogli.

L’accusa ha chiesto una condanna a 20 anni di carcere per i crimini legati alla pedopornografia. La sentenza verrà emessa solo il 21 novembre. 

Nel frattempo, Heinrich ha confessato di aver abusato anche di un altro ragazzo appena dodicenne.

Per quanto riguarda la famiglia Wetterling, invece, adesso che i resti di Jacob sono stati trovati può cominciare il processo di guarigione da un dolore rimasto presenza costante per tre decenni.

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