Cosa sappiamo finora sul caso del figlio di Donald Trump
Donald Trump Junior ha incontrato l'avvocata russa Natalia Veselnitskaya il 9 giugno 2016, dopo che lei gli aveva promesso informazioni compromettenti sulla candidata democratica Hillary Clinton
Donald Trump Junior, uno dei figli del presidente statunitense, è stato accusato domenica 9 luglio 2017 di aver accettato di incontrare un’avvocata russa legata al Cremlino durante la campagna elettorale del 2016 dopo la promessa di poter ottenere informazioni compromettenti sulla candidata democratica Hillary Clinton.
La notizia è uscita sul quotidiano statunitense The New York Times ed è poi stata confermata dallo stesso Donald Trump Jr.
Da allora il figlio del presidente degli Stati Uniti ha annunciato di aver assunto un legale e ha detto che sarà felice di lavorare con la commissione del Senato americano che indaga sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del novembre 2016. Ecco cosa sappiamo finora:
L’incontro tra Donald Trump Jr. e Natalia Veselnitskaya si è svolto alla Trump Tower di Manhattan a New York il 9 giugno 2016, due settimane dopo la nomination dell’imprenditore statunitense come candidato repubblicano, ma la notizia non è diventata di pubblico dominio fino al 9 luglio 2017, quando è stata pubblicata dal quotidiano statunitense The New York Times, ben tredici mesi dopo.
Donald Trump Jr, 39 anni, figlio maggiore di Donald Trump, non ha fatto il nome della persona che gli ha fatto incontrare l’avvocata russa.
“Un conoscente incontrato per la prima volta al concorso Miss Universo 2013, mi ha chiesto se poteva farmi conoscere qualcuno che poteva aveva informazioni utili riguardo la campagna”, ha dichiarato Trump Jr. all’emittente televisiva ABC News.
Il canale televisivo statunitense ha successivamente individuato questa persona come Rob Goldstone, citando fonti vicine alla famiglia Trump. Secondo il quotidiano The Washington Post, Goldstone è un produttore di musica che coinvolto nell’organizzazione del concorso di Miss Universo, la cui gestione precedentemente apparteneva alla famiglia Trump.
Goldstone ha quindi pubblicato una dichiarazione sull’incontro, sostenendo che un cliente gli aveva chiesto di agevolare la riunione, affermando che l’avvocata russa fosse in possesso di informazioni che avrebbero potuto interessare l’allora candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump.
Donald Trump Jr. si è incontrato con l’avvocata russa Natalia Veselnitskaya, ma ha negato di averla già conosciuta prima di quell’occasione e ha dichiarato che il nome della signora non gli era stato comunicato prima della riunione.
Il figlio del presidente statunitense ha poi sostenuto di aver portato con sé il cognato Jared Kushner e il capo della campagna elettorale del padre Paul Manafort, che diresse quella campagna fino all’agosto 2016, quando divenne pubblico il suo ruolo di consigliere per l’ex presidente ucraino Victor Yanukovich durante le proteste e le violenze nel paese nel 2013.
“Ho chiesto a Jared e Paul di partecipare ma la signora Veselnitskaya non disse nulla in sostanza”, ha dichiarato Trump Jr. Tuttavia, le stesse dichiarazioni del figlio del presidente statunitense, confermano anche la presenza di Goldstone.
“Appena finita la riunione, il mio conoscente si è scusato per averci fatto perdere tempo”, ha infatti aggiunto Trump Jr. Martedì 11 luglio, in un’intervista rilasciata al canale televisivo statunitense NBC, l’avvocata Veselnitskaya ha negato di aver mai avuto informazioni su Hillary Clinton, di aver mai voluto danneggiare la candidata democratica o di avere legami con il Cremlino.
Quello su cui sia lo staff del presidente Trump, sia il figlio, sia i media statunitensi sono concordi è su chi non abbia partecipato all’incontro. Sia Donald Trump Jr sia lo staff della Casa bianca infatti hanno confermato che il padre non era presente né era a conoscenza della riunione.
La vice segretaria della comunicazione della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha affermato che il presidente Trump non era a conoscenza dell’incontro avuto dal figlio e che ne ha avuto contezza solo due giorni dopo la pubblicazione della notizia da parte del The New York Times.
Il governo russo ha negato di essere a conoscenza dei fatti. “Non sappiamo chi sia la signora Veselnitskaya e, naturalmente, non possiamo tenere traccia delle riunioni di tutti gli avvocati russi, sia all’interno del paese che all’estero”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Essendo gli unici partecipanti ad aver prodotto dichiarazioni pubbliche a riguardo, Donald Trump Jr. e Rob Goldston sono le uniche fonti al momento sul tema della riunione.
“Dopo lo scambio di convenevoli, la donna ha detto di sapere che persone collegate alla Russia stavano finanziando il Comitato nazionale democratico e supportando Hillary Clinton”, ha detto Trump Jr. “Le sue affermazioni erano vaghe, ambigue e non avevano senso. Non c’erano dettagli per supportarle. Presto è stato chiaro che non aveva informazioni significative”.
Lunedì 10 luglio, il figlio del presidente ha difeso la sua decisione di partecipare all’incontro per ottenere informazioni sulla Clinton, scrivendo sarcasticamente: “Ovviamente io sono la prima persona in una campagna elettorale che prende parte a una riunione per avere informazioni su un avversario… È stato inutile ma bisognava ascoltarla”, ha fatto sapere su twitter Donald Trump Jr.
Obviously I'm the first person on a campaign to ever take a meeting to hear info about an opponent… went nowhere but had to listen. https://t.co/ccUjL1KDEa
— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) July 10, 2017
Rob Goldstone ha invece fornito ulteriori dettagli sull’incontro, confermando le parole del figlio del presidente. Il produttore musicale ha affermato che è stato un suo cliente a chiedergli di organizzare l’incontro, Emin Agalarov.
Agalarov è un cantante dell’Azerbaigian, figlio di un ricco uomo d’affari locale. Nel 2013, l’attuale presidente Donald Trump realizzò un cameo in un video musicale dell’artista azero, usando la sua frase “You’re fucked!” dal reality televisivo The Apprentice.