La Russia ha ritirato la richiesta di rifornimento delle sue navi da guerra alla Spagna
La flotta russa diretta presumibilmente in Siria per rinforzare l'offensiva su Aleppo è attraccata questa mattina al porto di Ceuta, enclave spagnola in Nordafrica
L’ambasciata russa in Spagna ha ritirato una richiesta inoltrata precedentemente alle autorità spagnole per il rifornimento di alcune navi da guerra dirette nel Mediterrano e attraccate questa mattina al porto di Ceuta, enclave spagnola in Nordafrica, dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra.
La questione aveva messo Madrid in una posizione scomoda e sotto la luce dei riflettori del mondo. Infatti, secondo la Nato, le otto navi russe – una portaerei, un incrociatore nucleare, due navi antisommergibili e quattro vascelli di supporto, probabilmente scortati da alcuni sottomarini – sono dirette in Siria e trasportano bombardieri che potrebbero essere utilizzati per intensificare l’offensiva di Mosca e Damasco contro Aleppo.
La Spagna è un membro dell’Alleanza atlantica e negli anni passati ha consentito l’attracco ai vascelli russi valutando le richieste caso per caso.
Madrid aveva fatto sapere che avrebbe esaminato quest’ultima domanda di rifornimento sulla base delle informazioni raccolte dagli alleati e quelle fornite dalle autorità russe, chiedendo chiarimenti circa lo scopo e la destinazione della flottiglia.
La settimana scorsa, gli spostamenti delle navi russe erano stati monitorati da vicino dai membri della Nato. La marina reale britannica aveva seguito il passaggio della flotta attraverso il canale della Manica, ma finché i vascelli restano in acque internazionali hanno il diritto di spostarsi come vogliono.
Il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, mettendo in guardia sul possibile uso dei rinforzi russi per colpire i civili assediati nei quartieri orientali di Aleppo, aveva detto che ciascun paese avrebbe dovuto scegliere, consapevole delle conseguenze, se consentire l’attracco per i rifornimenti alle navi russe.
Il dispiegamento russo è in effetti la più grande mobilitazione di Mosca dalla fine della Guerra fredda e ha causato preoccupazione in tutti i membri dell’Alleanza atlantica.
Fortunatamente per la Spagna, è stata la stessa Mosca a levarla d’impiccio ritirando la richiesta di rifornimento.