Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa potrebbe succedere adesso che gli Stati Uniti hanno attaccato la Siria

Immagine di copertina

Quello della notte del 6 aprile 2017 è il primo vero attacco militare di Trump dall'inizio della sua presidenza. Il vero interrogativo è succederà adesso

L’attacco contro la Siria della notte del 6 aprile 2017 è la prima vera iniziativa militare di Trump dall’inizio della sua presidenza, inaugurata lo scorso 20 gennaio. A differenza del presidente statunitense Obama, che ha esitato nel 2013 di fronte a una chiara violazione della sua linea rossa rappresentato dall’uso di armi chimiche, Trump non ha cercato alleati, non ha chiesto al Congresso l’autorizzazione, e non si è evidentemente preoccupato delle conseguenze a breve e a lungo termine. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Per il presidente Trump, l’attacco chimico di Idlib per mano di Assad “ha oltrepassato ogni linea rossa”. La sua risposta ha inviato un messaggio: l’uso di armi chimiche in Siria non è rimasto senza conseguenze. Rimane ora da vedere quello che succederà adesso.

Non è chiaro che impatto avrà l’intervento militare statunitense in Siria.  Secondo molti analisti statunitensi 59 missili da crociera non cambieranno l’approccio senza esclusione di colpi di Assad ai sei anni di guerra civile. 

Obama aveva scelto di definire l’interesse vitale degli Stati Uniti in Siria in maniera più restrittiva, combattendo il sedicente Stato islamico senza invischiarsi in un altro costoso pantano in Medio Oriente.

Sembra evidente che Trump, che all’improvviso ha deciso di intervenire in Siria, non sappia cosa fare né che strategia intraprendere. La più grande differenza tra il 2013 e oggi è che i rischi di un allargamento del conflitto sono molto maggiori.

Un’altra grande differenza che Trump e i suoi vertici militari devono affrontare ora è la presenza di truppe russe alleate di Assad e di sistemi di difesa aerea russi che sono in grado di abbattere gli aerei degli Stati Uniti sul campo di battaglia.

Oggi, le truppe russe sono mescolate con le forze siriane, e qualsiasi attacco contro un obiettivo militare siriano potrebbe anche produrre perdite militari russe.

“È molto più difficile ora”, ha detto John Allen, ex generale che aveva coordinato l’attacco statunitense contro il sedicente Stato islamico. “Gli Stati Uniti devono porsi una domanda: quanto vogliamo essere arrabbiati? Siamo abbastanza moralmente pronti ad agire anche con la possibilità di uccidere dei russi?”. 

Se l’operazione missilistica provocherà una risposta, gli Stati Uniti potranno essere tirati in mezzo alla guerra civile siriana. Un tale risultato non solo metterebbe vite americane a rischio, ma renderebbe la guerra degli Usa contro lo Stato islamico, che Trump ha dichiarato la sua priorità della politica estera, ancora più difficile.

Trump potrebbe ridurre alcuni di questi rischi assicurando ai russi che gli attacchi sono stati progettati esclusivamente per punire Assad per l’uso di armi chimiche e non per far pendere la bilancia nella guerra civile.

Ma secondo altri analisti, la cui opinione è riportata dal quotidiano statunitense The Washington Post, è anche plausibile che gli attacchi possano dare agli Stati Uniti una nuova leva di pressione per raggiungere un compromesso con i russi che potrebbe porre fine alla guerra civile siriana.

“Il messaggio politico che questo attacco ha mandato è che si sta utilizzando un approccio completamente diverso da quello della precedente amministrazione”, ha detto Andrew Tabler, un esperto di Siria presso l’Istituto di Washington. Questa mossa potrebbe mandare in confusione il regime siriano e gli Stati Uniti potrebbero usare tutto ciò a proprio vantaggio.

“Se non si agisce, si sta effettivamente dicendo ad Assad e ai sostenitori del regime che potranno usare tutto il gas sarin che vogliono”, ha detto Phil Gordon, ex direttore senior per il Medio Oriente alla Casa Bianca durante l’amministrazione Obama.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?