Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I ribelli siriani valutano se vale la pena collaborare con la Russia

Immagine di copertina

L'opposizione siriana sta considerando per la prima volta un accordo con la Russia per combattere l'Isis. Alcuni ribelli sono per il sì, altri ritengono sia un inganno

L’opposizione al presidente siriano Assad starebbe considerando la possibilità di ricevere aiuti dalla Russia nella lotta contro l’Isis, secondo quanto dichiarato da un membro del Consiglio nazionale siriano.

Il Consiglio nazionale siriano fa parte di quella ampia coalizione di gruppi che compongono la cosiddetta opposizione anti-Assad e che collabora con i ribelli dell’Esercito siriano libero.

L’opposizione siriana sta cercando di capire se la Russia vuole davvero proporre una soluzione che metta fine alla guerra civile in Siria e che porti a una transizione alla guida del Paese, oppure se si tratta solo di un modo per guadagnare tempo.

La notizia giunge una settimana dopo i segnali d’apertura del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rivolti ai ribelli anti-Assad. “Siamo disposti non solo ad aiutare l’esercito siriano, ma tutte le forze pronte a opporsi ai terroristi che si trovano sul suolo del Paese”, aveva dichiarato Lavrov.

L’Esercito siriano libero aveva inizialmente mostrato scetticismo sulla proposta, sottolineando che l’aviazione russa starebbe in realtà già da tempo bombardando le basi dei ribelli, in Siria centrale e settentrionale.

Alcuni mediatori e collaboratori dei ribelli, tuttavia, hanno anche confermato che i russi li avrebbero effettivamente contattati.

Abu Jad, un ex combattente dell’Esercito siriano libero che svolge ora il ruolo di mediatore tra i ribelli e la Russia in Turchia, ha dichiarato che un emissario russo l’avrebbe contattato per organizzare degli incontri con i comandanti dei ribelli.

“Non abbiamo preso alcuna decisione finora. Aspettiamo che terminino i bombardamenti contro l’Esercito siriano libero come prova delle buone intenzioni [russe] nei nostri confronti”, ha dichiarato Abu Jad.

Un’altro gruppo di ribelli siriani sostenuto dagli Stati Uniti, il Tajammu Alezzah, non si è dimostrato altrettanto aperto nei confronti dei russi e uno dei suoi comandanti, Jamil Saleh, ha dichiarato di aver rifiutato l’offerta.

Secondo Saleh, la proposta russa sarebbe solo un tentativo per ottenere l’appoggio di alcuni gruppi di ribelli a scapito di altri, nel tentativo di dividere l’opposizione e metterla in difficoltà nei confronti degli altri loro sostenitori stranieri.

Anche Saleh pone come condizione per avviare il dialogo la fine dei bombardamenti: “Finché la Russia continuerà a supportare il regime e a bombardare noi e le città siriane non siamo disposti ad aprire alcun dialogo con loro. Dovranno prima riconoscere la rivoluzione siriana e l’Esercito siriano libero”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?