Raid aerei russi vicino a Palmyra mentre le truppe di Assad avanzano in città
Nonostante il ritiro della maggior parte delle truppe russe dalla Siria, Mosca continuerà a prendere di mira obiettivi dell'Isis, come la città di Palmyra
Secondo l’emittente televisiva libanese al-Manar, affiliata a Hezbollah e dunque politicamente schierata, le truppe siriane sostenute dalle forze aeree russe hanno guadagnato considerevolmente terreno nella parte occidentale della città di Tadmur – nota come Palmyra – controllata dai combattenti dell’Isis.
Secondo quanto riferito da al-Manar, le forze armate governative hanno agito coperte dal fuoco intenso dei jet militari russi. La notizia giunge all’indomani dell’annuncio da parte del presidente russo Vladimir Putin del ritiro del proprio contingente dal territorio siriano e a poche ore dalla partenza del primo gruppo di aerei russi dalla base di Hmeimim, a sudest di Latakia, sulla costa mediterranea.
Tuttavia, l’agenzia di stampa Ria ha citato il vice ministro della Difesa russo Nikolay Pankov, il quale avrebbe affermato che “una divisione aerea russa ha il compito di continuare a colpire le strutture terroristiche”.
L’agenzia di stampa Interfax ha invece riportato che un alto funzionario governativo, Viktor Ozerov, ha dichiarato che due battaglioni, per un totale di 800 uomini, potrebbero restare in Siria dopo il ritiro, a difesa della base aerea di Hmeimim e della base navale di Tartus. Ozerov ha aggiunto che rimarranno anche i consulenti per l’addestramento delle truppe governative.
Contestualmente, il capo di stato maggiore del Cremlino, Sergej Ivanov, ha reso noto che il sistema di missili terra aria S-400 rimarrà al suo posto.