La versione della Russia sull’attacco chimico in Siria non convince del tutto
Hamish de Bretton Gordon, direttore del Doctors Under Fire, ritiene che quella di Mosca sia una ricostruzione “fantasiosa” per “proteggere i suoi alleati”
Il ministro della Difesa russo ha riferito il 5 aprile che la contaminazione con agenti tossici che il 4 aprile ha ucciso almeno 72 civili nella provincia di idlib in Siria è stata causata da una perdita dall’arsenale militare dei ribelli che controllano l’area, causato dal bombardamento che avrebbe colpito il deposito. Mentre la Siria ha “negato categoricamente” di essere responsabile dell’avvenuto.
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Versione che è stata “smontata” da Hamish de Bretton Gordon, direttore del Doctors Under Fire ed ex ufficiale comandante del reggimento chimico, biologico, radiologico e nucleare del Regno Unito. Parlando con Bbc Radio 4 Gordon ha affermato che la versione russa è “completamente falsa”.
“Penso che questa dichiarazione sia piuttosto fantasiosa, non c’è dubbio che i russi stiano provando a proteggere i loro alleati”, ha detto.
Secondo il direttore di Doctors Under Fire “è chiaro che si è trattato di un attacco con gas sarin”. “L’ipotesi che si trovasse all’interno di un magazzino di al-Qaeda o dei ribelli colpito da un’esplosione credo sia completamente insostenibile e non vera”.
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