Secondo l’Onu Aleppo è a due mesi dalla rovina totale
L'esercito siriano ha ottenuto il controllo di metà dei quartieri in mano ai ribelli, de Mistura è disposto a scortare i miliziani islamisti pur di fermare il massacro
Le forze governative hanno ottenuto il controllo di circa la metà dei quartieri di Aleppo precedentemente controllati dall’opposizione, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani giovedì 6 ottobre 2016.
Secondo quanto riferito dal gruppo di monitoraggio del conflitto siriano, nella loro avanzata le truppe di Damasco hanno ingaggiato combattimenti nel quartiere residenziale di Bustan al-Basha, nei pressi del centro cittadino, che si trova su una delle linee del fronte che divide da anni le aree sotto il controllo del governo da quelle in mano ai ribelli.
Le forze del presidente Bashar al-Assad, con un uso massiccio dei bombardamenti aerei, hanno circondato la parte orientale della città nelle ultime settimane e puntano a riottenerne il controllo completo.
Intanto, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura ha dichiarato oggi di essere disposto a recarsi personalmente ad Aleppo est per scortare i miliziani islamisti, circa mille, fuori dalla città, pur di mettere fine ai bombardamenti dei russi e dell’aeronautica siriana.
De Mistura ha aggiunto che la storia giudicherà la Siria e la Russia se continueranno a usare la presenza di circa 900 combattenti dell’ex Fronte al-Nusra (oggi noto come Jabhat Fateh al-Sham) come alibi per la distruzione di un’area sotto assedio e l’uccisione dei suoi 275mila abitanti, centomila dei quali sono bambini.
“Toccheremo il fondo tra al massimo due mesi, due e mesi e mezzo, a quel punto Aleppo est sarà completamente distrutta. E parliamo in particolare della città vecchia”, ha dichiarato de Mistura da Ginevra.
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