L’Isis dimezza lo stipendio ai suoi combattenti
La misura varrà per tutti i militanti, di qualunque grado. Lo ha annunciato il ministero del Tesoro del sedicente Stato islamico, a causa di circostanze eccezionali
L’Isis ha dimezzato lo stipendio ai suoi militanti. È quanto emerge da un documento del Bayt Mal al-Muslimin, ministero del Tesoro del sedicente Stato islamico, datato novembre-dicembre 2015.
Il documento fa riferimento alle “circostanze eccezionali” che hanno motivato la scelta di ridurre del 50 percento i salari pagati a tutti i combattenti dell’Isis, di qualunque grado. Rimane invece inalterata la distribuzione di provviste due volte al mese.
I raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti d’America prendono di mira le fonti di reddito del sedicente Stato islamico in Siria e Iraq. A dicembre del 2015, i bombardamenti delle forze aeree britanniche avevano colpito i pozzi petroliferi al-Omar, in Siria.
L’11 gennaio 2016 caccia americani hanno centrato una banca, vicino Mosul, in Iraq. Il dipartimento della Difesa americano ha reso pubblico il video di quell’attacco, nel quale si vedono nuvole di banconote volare per aria prima di atterrare sui tetti vicini.